È un Lukas Hofer soddisfatto, anche se un po' dispiaciuto per quell'ultimo bersaglio che ha richiesto altre due ricariche da utilizzare dopo aver completato la serie da cinque con un errore. In ultima frazione, il carabiniere trentaquattrenne ha chiuso il gap con Doll, non certo uno lento sugli sci, fino ad arrivare a giocarsi tutto all'ultimo poligono. Alla fine è arrivato un quarto posto, ma l'azzurro può essere attualmente molto soddisfatto, non soltanto per la prova di squadra, ma anche per le risposte ricevute dal suo fisico.
«Direi che è andata bene - ha affermato l'azzurro a Fondo Italia - dopo tre gare di fila in altrettanti giorni, il fisico ha reagito nel modo giusto. Per quanto riguarda il finale, è stato un peccato, mi è dispiaciuto che sia andata così, ma ci ho creduto fino all'ultimo».
Hofer ha così descritto la sua ultima serie: «In piedi ci ho provato, volevo metterlo sotto pressione iniziando a sparare sibito, quindi, conclusa la serie con un solo errore, avevo un tremore forte sulle gambe e ho faticato a chiuderlo. Se notate, ho anche fatto un piegamento prima di sparare l'ultima ricarica per cercare proprio di prenderlo ed evitare il giro. Fortunatamente è andata bene.
Comunque non ho avuto problemi nel ritrovarmi a giocarmi tutto all'ultima serie. Anche se non accadeva da un po', nella mia carriera mi sono trovato tante volte in queste situazioni. Sono convinto e consapevole di averla giocata bene, ho chiuso il gap sugli sci e ho fatto una bella apertura per essere lì. Purtroppo alla fine è andata così. Non è andata male, ma speravo di chiudere il cerchio con un bel podio, sarebbe stato un bel risultato di gruppo».
Un quartetto molto giovane quello azzurro, che vede l'esperto Hofer con tre atleti nati nel 2000 o 2001. «La cosa fondamentale è che sappiamo di esserci. Sarebbe stato bello chiudere il cerchio con un podio stavolta, perché stavamo tutti bene sia fisicamente che sugli sci. Dobbiamo solo crederci, perché sappiamo che possiamo lottare per il podio. Ci sono tante staffette davanti a noi e di conseguenza tante possibilità».