L’ultima giornata di gare di Coppa del Mondo nella nevosa Hochfilzen è dedicata alle staffette. Dopo il primo appuntamento sulle nevi svedesi l’interesse per vedere i valori in campo era elevato. La vittoria è andata al quartetto norvegese con Sturla Holm Laegreid, Tarjei Boe, Johannes Thingnes Boe e Vetle Sjaastad Christiansen. In seconda piazza la nazionale francese con Eric Perrot, Emilien Jaquelin, Fabien Claude e Quentin Fillon Maillet. In terza posizione la Germania con David Zobel, Johannes Kuehn, Philipp Nawrath e Benedikt Doll. L’Italia al traguardo 4° con rammarico, dopo una lancio positivo con Elia Zeni e un ottimo Tommaso Giacomel, non ha avuto percentuali solide che le hanno permesso di conquistare qualcosa di grande e storico. Detto questo, in generale, prestazione che da morale e che attesta una volta di più l’Italia come quarta forza in campo nel panorama maschile.
La prima frazione è stata caratterizzata da un primo giro dall’andatura letargica che ha portato a un poligono quasi senza errori tra le nazioni con ambizioni di podio. Nella seconda tornata la musica è cambiata con un prestante Eric Perrot che ha premuto il ritmo nella parte sciata portandosi dietro il solo Laegreid e staccandolo dopo il poligono. Zeni ha gestito il giro in ottica del tiro in piedi dove però ha utilizzato due ricariche; ha disputato comunque un buona gara. Zobel, cercando di chiudere il gap nel secondo giro, ha pasticciato al poligono finendo nel giro di penalità. Al cambio la Francia ha concluso con nove secondi di vantaggio sulla Norvegia, l’Italia a +33.9 dalla vetta.
La seconda parte di gara è stata gestita da Emilien Jaquelin, mentre Tarjie Boe e Sebastian Samuelsson sin dal primo metro si sono messi a inseguire la testa. Didier Bionaz ha avuto difficoltà con secondo poligono e ha utilizzato tutte le ricariche, e non è sembrato in palla sugli sci. Da sottolineare come l’esperto sloveno Jakob Fak abbia sbagliato i cinque bersagli più le tre ricariche a terra, affondando le speranza di un buon piazzamento della sua nazione. Jaquelin ha perso da tutti nell’ultimo giro, facendosi superare dal maggiore dei Boe che chiude davanti a tutti. Giacomel ha preso il testimone con un ritardo di +1:16.2. Tra le migliori prestazioni contando sci più carabina anche l’ucraino Dmytro Pidruchnyi, una buona notizia per l’ex campione del mondo nel format dell’inseguimento.
Johannes Boe non ha fatto la differenza nella prima tornata, e sommando i due errori al poligono, ha consentito a Fabien Claude di rientrare per pochi metri prima che il norvegese innestasse la sesta marcia. Tommaso Giacomel -zero in piedi con 18.2- ha disputato una sontuosa staffetta andando a ricucire parzialmente il distacco della Germania, con un Nawrath che ha faticato nell’ultimo giro.
Da navigato ultimo frazionista, Vetle Sjaastad Christiansen, ha gestito in maniera enciclopedica la sua gara assicurando la vittoria alla Norvegia. Il duello rusticano per la terza piazza tra Doll e Hofer è entrato nel vivo poco prima del poligono in piedi. Poco è mancato affinché l'Italia potesse uscire insieme con il tedesco dal poligono e giocarsela sugli sci nell’ultimo giro. Lukas Hofer e la compagine azzurra chiude a 18s dal podio.
Non ha concluso la gara la nazionale statunitense doppiata poco dopo la metà della competizione, doppiati nell'ultima frazione Estonia, Polonia, Moldavia e Kazakhstan. Curiosamente durante tutto lo svolgersi dell'evento abbiamo assistito a diverse rotture di bastoncini e cadute.
Gli uomini torneranno a indossare gli sci la settimana prossima in Svizzera a Lenzerheide, ad attenderli anche la prima mass start della stagione.
News in aggiornamento
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° NORVEGIA (0+5) 1:15:38.5
2° FRANCIA (0+6) +28.7
3° GERMANIA (1+9) +1:06.9
4° ITALIA (0+11) +1:24.1
5° UCRAINA (0+3) +2:24.9
6° SVEZIA (2+14) +2:36.4
7° SVIZZERA (0+12) +4:01.6
8° AUSTRIA (3+10) +4:23.5
9° SLOVENIA (5+7) +4:42.1
10° ROMANIA (0+6) +4:46.9
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