Lo scorso weekend per Annika Sieff è significato l’esordio ufficiale in Coppa del Mondo di Salto, dopo che la scorsa primavera ha preso la decisione di lasciare la Combinata Nordica e dedicarsi esclusivamente al salto. C’era attesa per questo debutto, viste le prestazioni entusiasmanti di questa estate in Intercontinental Cup e in Summer Grand Prix, in un contesto più competitivo e con un parterre di partenti completo di atlete di altissimo livello nella disciplina rispetto alle competizioni estive. E si può dire che la trentina delle Fiamme Oro ha ampiamente rispettato i pronostici della vigilia, ottenendo i primi punti già alla prima gara; qualche difficoltà in più nella gara sul trampolino grande in Gara 2, dove però ha mancato l’accesso alla seconda manche di un’incollatura.
Fondo Italia ha raggiunto Sieff in questi giorni, di nuovo a casa prima di proseguire la sua avventura in Coppa del Mondo la prossima settimana nella svizzera Engelberg, per parlare di questa nuova esperienza e delle sensazioni provate nelle gare di debutto.
«Il debutto è andato abbastanza bene, sicuramente è tutto diverso rispetto alla combinata, adesso c’è anche la qualificazione da fare per poter partecipare alla gara ed essendoci due salti in gara devi anche superare un secondo taglio, il che rende tutto più difficile. La prima gara sul trampolino piccolo è andata abbastanza bene, alla fine era un trampolino dove ho già saltato in passato e dove ero sempre andata bene però sicuramente abbassando stanghe e quindi riducendo la velocità è molto più difficile e di conseguenza ho fatto un po’ più di fatica rispetto agli anni scorsi quando ero riuscita a far vedere dei salti più competitivi. Sul trampolino grande è stato invece più difficile perché è il primo anno che faccio gare su questo genere di trampolini, ci ho gareggiato solo una volta questa estate a Klingenthal nel Summer Grand Prix e in un certo senso era la prima vera gara che facevo e, si sa, più grande è il trampolino più grandi sono i distacchi e quindi se non sei competitivo al 100% è più difficile trovare delle grandi misure.»
La ventenne di Varena, però, non è preoccupata da questa prestazione e, conscia della sua situazione attuale, è sicuramente pronta a riprovarci già dalla prossima gara, quando a Engelberg ci sarà ancora da affrontare un trampolino HS140.
«Mi manca un po’ di esperienza sui trampolini grandi per chiudere il gap con quelle che ho davanti e poi anche a livello tecnico ho fatto un po’ di fatica in generale ma la stagione è ancora lunga e sono dell’idea che gara per gara andrà sempre meglio. Entro la fine della stagione vorrei riuscire a fare più gare a punti possibile, magari riuscendo ad entrare nella top 20 e anche meglio se riesco, tutto quello che viene lo prendo volentieri. In realtà non ho dei veri e propri obiettivi, semplicemente voglio cercare di confermarmi sempre nella zona punti, possibilmente salendo sempre di più in classifica»
Naturalmente il pensiero non può non correre alla coincidenza di avere avuto, nello scorso week end, salto e combinata insieme a Lillehammer. Alla trepidazione del debutto, si è unita anche l’emozione di ritrovare la sua “vecchia disciplina” da vicino, ma in una chiave completamente diversa, da spettatrice.
«Essere lì mentre c’era la combinata è stato un po’ strano perché vederla da fuori è tutta un’altra cosa rispetto a viverla come protagonista. Ho seguito tutte le gare, anche se dalla tv, però il giovedì appena arrivate dopo il viaggio siamo andate a vedere i trampolini e mentre eravamo lì era in corso PCR e naturalmente mi sono fermata a guardare le mie ex compagne.»