Era questione di tempo che la Svezia interrompesse il digiuno di 14 anni nella staffetta femminile di sci di fondo, soprattutto con la nidiata di fine anni '90 che sta arrivando alla piena maturazione (ieri a Gällivare gareggiavano tre ragazze del 1997 e una del 1998). Meno scontata, invece, l'esclusione dal podio della Norvegia, ieri quarta addirittura a 1'40" dalle vincitrici, e battute anche da Germania e Stati Uniti.
Una staffetta di quattro fondiste norvegesi che manca un piazzamento tra le prime tre in una tappa di Coppa del Mondo è un evento raro: per ritrovare l'ultima volta che è capitato serve andare a oltre 16 anni fa, precisamente al 21 marzo 2007. Curiosamente, si correva ancora in Svezia - ma a Falun - quando Therese Johaug perse la volata per il terzo posto contro Charlotte Kalla nella 4x5 km.
Ieri Heidi Weng, Margrethe Bergane (sostituta all'ultimo momento di Astrid Øyre Slind), Anne Kjersti Kalvå e Lotta Udnes Weng hanno loro malgrado cancellato la striscia positiva di podi. La prima ad assumersi le responsabilità è la più esperta del gruppo, H. Weng: «Sapevo dove stavo perdendo tempo. Non avevo velocità ed è stata durissima. Volevo davvero mollare per la stanchezza, ma poi ho pensato che avrei dovuto stringere i denti, perché anche Jessie (Diggins, nda) stava faticando», queste le parole raccolte da Dagbladet.
Weng è riuscita a tenere il passo, a chiudere in testa la sua frazione e a cedere il testimone a Bergrane, ma la Under 23 è andata subito in difficoltà, al punto che in Norvegia si sono chiesti se il suo ingresso last-minute sia stato troppo affrettato: «È giovane e promettente, ma qui è stata data in pasto ai lupi», queste le parole del commentatore di NRK Ole Kristian Stoltenberg. Bergrane ha ammesso che la prova per lei è stata molto dura: «Ho provato a tenermi vicina a Brennan fin dall'inizio, ma è andata troppo veloce. Ho fatto del mio meglio ma non ci sono riuscita». Alle sue difficoltà non hanno saputo poi porre rimedio le più esperte Kalvå e L. U. Weng: anche loro hanno chiuso le loro frazioni con il quarto tempo, segnale che ieri della staffetta norvegese si poteva salvare ben poco.