ÖSTERSUND – Chissà se, nel corso della preparazione estiva, quando il suo nome circolava negli ambienti degli addetti ai lavori per quanto fatto vedere nelle kermesse estive, Lou Jeanmonnot avrebbe mai ipotizzato la vittoria di due gare di fila ad inizio stagione. Fondo Italia, che l’ha incontrata al termine della gara, non senza difficoltà, dovendosi districare tra i media francesi che ormai litigano per di avere una sua dichiarazione, ha registrato le sue emozioni al termine di quello che senza ombra di dubbio sarà uno weekend più emozionanti della tua vita, concluso letteralmente strappando la vittoria dell’Inseguimento dalle mani di Franziska Preuss sul rettilineo finale, in una volata al cardiopalmo.
«È stato anche il weekend più freddo della mia vita…» ha scherzato «comunque sì è stato molto emozionante, pieno di belle sensazioni ed è proprio bello lasciare oestersund in questo modo»
Il freddo, in questo momento sembra l’unico nemico, per la biatleta 25enne: nonostante questo, però, è riuscita comunque a chiudere la gara con un 20/20 che parla molto della sua maturità e della sicurezza nei propri mezzi che, nel biathlon, è un’arma in più per qualsiasi biathleta.
«I movimenti sono molto più lenti, limitati e imprecisi soprattutto. Ho cercato di concentrarmi al massimo e dare il 100% al poligono perché le gambe non erano al meglio e sapevo che una buona gara doveva passare da una buona performance al tiro, quindi questo è stato il mio obiettivo principale oggi»
La gara, però, è stata decisa nei metri finali, con un ultimo giro che ha sorpreso tutti, in cui la transalpina ha avuto ragione della tedesca quando la vittoria, nella prima parte del tracciato sembrava decisa.
«Penso che Preuss sia più forte nella prima parte del tracciato mentre io lo sono di più nella seconda … penso che il mio punto debole siano le salite più ripide mentre nelle salite più dolci vado meglio … quindi all’inizio dell’ultimo giro pensavo anch’io che avrebbe vinto lei, ma quando l’ho vista rallentare mi sono detta “ok, forse posso spingere un po’ di più e vedere che succede se la prendo” e quando ero sulle sue code negli ultimi 50 metri sapevo di essere più forte in volata mi sono resa conto che forse la gara poteva essere mia»
Adesso si volerà in Austria per la seconda tappa di stagione e se l’appetito vien mangiando, non è difficile immaginare che Jeanmonnot possa avverare il suo desiderio di ottenere ancora più podi (o meglio) nel prosieguo della stagione.