L’ultima gara di queste intense due settimane per il settore femminile è il primo inseguimento della stagione. La sprint di venerdì aveva regalato un ordine d’arrivo caratterizzato da un grande equilibrio, con ben diciannove atlete racchiuse in un minuto. A primeggiare nella prova odierna è ancora la francese Lou Jeanmonnot (0+0+0+0), dopo la vittoria di venerdì conferma la sua condizione. Sul podio in seconda posizione si attesta la tedesca Franziska Preuss (0+0+1+0), supportata da materiali superiori e autrice del miglior pursuit time. In terza posizione troviamo la tedesca Vanessa Voigt (0+0+0+1), che sembra aver svoltato a livello di piazzamenti rispetto le stagioni passate.
Le domande dopo il risultato di queste gare sono molteplici soprattutto in casa Germania: ci si domanda sia sulla possibile tenuta lungo tutta la stagione di Preuss, o ancora quanto possa crescere sugli sci Voigt. In ambito francese ci sarà da ragionare sulle prestazioni di Julia Simon e sulle percentuali di Justine Braisaz-Bouchet, senza dimenticare il bicchiere mezzo pieno grazie alle prestazioni di Jeanmonnot (seconda nella generale). La Norvegia ha trovato un nuovo talento che ha saputo farsi trovare pronta per il livello della Coppa del Mondo in ogni format e risponde al nome di Juni Arnekleiv. Le deluse, non solo di oggi, sono le sorelle Oeberg: Elvira è dominante sugli sci ma il tiro la respinge sempre, e la sorella maggiore sembra regredita anche nell'affrontare le sessioni in piedi.
Parlando della gara odierna il miglior tempo sugli sci è stato fatto segnare dalla ex fondista Anamarija Lampic, che con sei errori si attestata al 28° posto in classifica. Al poligono la più veloce è stata Karoline Knotten. Al traguardo solo tre atlete con lo zero, ma da riportare come le due sessioni a terra abbiano riscontrato percentuali altissime da parte di tutte.
La storica località svedese forse non si era mai presentata con questo grande freddo per così tanti giorni e la quasi completa assenza di vento nella zona dello stadio. Il clima rende difficile per le atlete allenarsi e gareggiare in queste condizioni. A proposito di questo da segnalare le numerose non partenze -ben 11- tra le quali: Gilonne Guigonnat (FRA, 8° dopo la sprint), Chloe Chevalier (FRA), Amy Baserga (SUI), Hanna Kebinger (GER) e Susan Kuelm (EST).
Le italiane hanno chiuso tutte a punti tranne la classe 2001 Hannah Auchentaller. Lisa Vittozzi 9° (0+0+0+1) ha dovuto difendersi vista la condizione fisica lontana da quella dell'individuale. L'ultimo colpo del secondo poligono in piedi le ha pregiudicato un piazzamento a ridosso del sesto posto. Dorothea Wierer 14° (0+0+1+0) ha gestito la gara concentrandosi sul poligono. Rebecca Passler 29° (2+0+2+0), da sottolineare come con quattro errori sia saldamente in zona punti. Le altre italiane chiudono: la valdostana Samuela Comola 31° (0+0+1+0) e Hannah Auchentaller 45° (0+2+1+1) lontana dalla condizione di fine passata stagione.
Dopo due settimane, passate in Svezia, la Coppa del Mondo di biathlon si sposterà in Tirolo nella nevosa Hochfilzen.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° L. Jeanmonnot (FRA) 31:41.3 (0+0+0+0)
2° F. Preuss (GER) +0.3 (0+0+1+0)
3° V. Voigt (GER) +18.5 (0+0+0+1)
4° J. Arnekleiv (NOR) +24.7 (0+0+0+1)
5° I.L. Tandrevold (NOR) +35.9 (0+0+1+1)
6° H. Oeberg (SWE) +1:03.2 (1+0+0+1)
7° J. Simon (FRA) +1:16.4 (1+0+1+0)
8° K.O. Knotten (NOR) +1:18.0 (2+0+0+1)
9° L. Vittozzi (ITA) +1:22.3 (0+0+0+1)
10° E. Oeberg (SWE) +1.27.8 (0+1+1+2)
Le altre italiane
14° D. Wierer +1:53.4 (0+0+1+0)
29° R. Passler +3:58.0 (2+0+2+0)
31° S. Comola +4:06.8 (0+0+1+0)
45° H. Auchentaller +6:52.5 (0+2+1+1)
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