ÖSTERSUND - È stata spesso paragonata a leggende del biathlon come Magdalena Neuner e Laura Dahlmeier per il modo in cui sta bruciando le tappe da atleta e, anche se lei rispedisce al mittente questi confronti, Selina Grotian sta dimostrando con i fatti che probabilmente non sono così improbabili. Il debutto in Coppa del Mondo lo ha fatto nella tappa conclusiva della scorsa stagione ad Oslo, ma quest’anno ha aperto la sua stagione nella nazionale maggiore e subito, chiamata a sostituire la compagna di squadra Sophia Schneider, ha risposto presente ottenendo il primo podio nel circuito maggiore.
Incontrata al termine della gara nella zona mista da Fondo Italia, la 19enne, davvero un bel personaggio, vive questi primi speciali momenti con la leggerezza e l’emotività della sua giovane età, come quando ci ha raccontato di aver scoperto solo questa mattina che avrebbe gareggiato in staffetta questo pomeriggio, tramite un messaggio del suo allenatore arrivato mentre era in bagno.
«Ero scioccata quando l’ho saputo perché non ero affatto preparata, ma alla fine mi sono sentita molto fortunata ad avere questa possibilità di gareggiare nella staffetta e naturalmente sono più che felice ora. Penso di non aver ancora realizzato completamente, nel momento in cui ho capito che sarebbe stato podio qualche lacrima è scesa, ma ora va meglio. È pazzesco!»
Impegnata nella seconda frazione, ha avuto la possibilità di scontrarsi durante il suo ultimo giro con Dorothea Wierer, in difficoltà sugli sci quest’oggi.
«So che era ammalata la scorsa settimana e credo non sia ancora in forma e quindi sapevo di poterla prendere ma comunque fare quel giro con lei è stato comunque da non credere. È sempre stata un mio grande idolo per me, la vedevo in tv e gareggiare contro di lei è straordinario»
Una gara che per la giovane biatleta tedesca rappresenta sì un traguardo, ma è anche un punto di partenza, un tassello fatto di tanta esperienza da portare con sé per le prossime gare della stagione, per cui, confessa, non si pone obiettivi.
«Voglio solo fare delle buone gare in Coppa del Mondo e voglio abituarmi a questo circuito, non miro a piazzamenti specifici, ma voglio solo a fare bene in gara, cercando di imparare dalle altre ragazze della squadra»
E con i tanti ritiri che il biathlon femminile ha visto negli ultimi anni, sapere che il presente, ma soprattutto il futuro, ci prospettano un talento simile, non può che rendere tutti gli appassionati di biathlon molto felici.