Biathlon - Caso Simon, parla Tiril Eckhoff: "Spero non sia vero; sicuramente questo non crea una buona atmosfera"

Continua a tenere banco il caso Julia Simon, accusata di frode nei confronti della compagna di squadra Justine Braisaz Bouchet per aver utilizzato, secondo l'accusa, la carta di credito dell'olimpionica per alcune spese on line.

Del caso se ne stanno occupando ora gli inquirenti, ma la situazione ha certamente fatto scalpore nel mondo del biathlon, anche perché coinvolge una campionessa del mondo, dominatrice dell'ultima Coppa del Mondo, e una campionessa olimpica, ma soprattutto una squadra, quella francese, oggi tra le più forti e seguite al mondo, che solo pochi mesi fa si era trovata al centro delle polemiche per il conflitto tra atleti e allenatori della squadra maschile.

A TV2, la norvegese Tiril Eckhoff, che ha lasciato l'attività agonistica lo scorso marzo a Holmenkollen, ha commentato la vicenda, non nascondendo di essere rimasta molto colpita e di augurarsi che il tutto possa chiudersi senza ulteriori code giudiziarie: «Penso che sia un caso molto particolare - ha affermato la norvegese - e deve creare un'atmosfera molto speciale all'interno del team. Che prendi in prestito una carta bancaria o una carta di credito, può succedere, ma che ne abusi, penso che sia molto pesante. Sicuramente ora si è creato un conflitto e una sfiducia piuttosto feroci tra le due atlete. Probabilmente non crea una buona atmosfera nella squadra. Non sappiamo cosa sia successo e a me sembra molto strano. In un certo senso, vorrei che questa si dimostri una "fake news", devo ammetterlo. Spero che non sia vero. Le conosco entrambe e non immagino che sia successo apposta, ma sicuramente è abbastanza drammatico quando finisce sui media e diventa pubblico. Fa davvero male vederlo. È molto speciale che sia uscito sui media».