L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha negato al biatleta russo Mikhail Pervushin la possibilità di vedersi ridurre il periodo stabilito per tornare a gareggiare dopo essersi ritirato ufficialmente.
Ad aprile, infatti, il russo aveva notificato all'Agenzia antidoping russa (RUSADA) la fine del suo percorso sportivo, salvo poi cambiare idea a maggio e decidere di tornare a impugnare la carabina sugli sci stretti.
Tuttavia, in base a quanto previsto dalle norme antidoping, devono trascorrere 6 mesi dal momento in cui viene presentata una domanda di ripresa dell'attività agonistica, prima che l'atleta in questione possa disputare una gara.
Pervushin aveva chiesto a RUSADA "uno sconto" sui 6 mesi, facendo coincidere con la data del 1° settembre l'istante del suo ritorno allo status di atleta attivo, potendo peraltro partecipare alla fase iniziale della Commonwealth Cup a Sochi. RUSADA non si è opposta a tale istanza e non l'ha fatto nemmeno l'IBU, mentre la WADA ha pronunciato un secco "no": nessuna gara per il russo fino al 14 novembre 2023.