Sport vari - 22 febbraio 2023, 19:40

Kappa/Armani: arrivata la prima sentenza sulla questione tute

Kappa/Armani: arrivata la prima sentenza sulla questione tute

Nonostante i tempi della giustizia italiana, è arrivata la sentenza da parte del Tribunale di Milano, settima sezione civile, che ha condannato la Federazione italiana sport invernali ad “adempiere al contratto di fornitura e sponsorizzazione” concluso con BasicItalia. Ricordiamo la vicenda, che ha coinvolto Basicitalia (Kappa) e EA7 Emporio Armani e che si era conclusa, più o meno a inizio ottobre, col misterioso passo indietro fatto dalla prima delle due aziende citate. L’azienda milanese di Giorgio Armani era diventata il fornitore ufficiale della nazionale italiana per le stagioni 2022-23, 2023-24, 2024-25 e la stagione olimpica 2025-26, secondo il contratto siglato con Fisi. A lasciare perplessi molti su questo, legittimo, “cambio della guardia” era la mancata trasparenza su quello che è avvenuto.

Ricordiamo che, come se non bastasse, in pieno giugno 2023 e a 2 anni e mezzo dalle Olimpiadi di Milano/Cortina 2026 ci sarà la decisione del Tar sul “caso Roda”. Quest’ultimo, è stato eletto nel mese di ottobre per il quarto mandato consecutivo, Presidente Fisi, sebbene la legge ordinaria dello Stato ne prevedesse un massimo di 3. Ricordiamo inoltre che gli atleti delle discipline olimpiche invernali continueranno a vestire tute EA7, dando per scontato il ricorso della Federazione (convinta della bontà del contratto) in una vicenda che potrebbe aver bisogno anche di un terzo grado di giudizio che spingerebbe ancora più in là la “deadline”. Insomma, un primo verdetto è arrivato, ma la strada è ancora molto lunga e, il tempo per scongiurare la figuraccia olimpica, se mai qualcuno lo avesse notato è sempre meno.

La Federazione avrebbe chiesto, si apprende da Il Fatto Quotidiano, un risarcimento definito dai giudici “esorbitante” di 12 milioni di euro, in merito ad alcuni ritardi che ci furono nella consegna delle forniture da parte di Kappa. La cifra, si legge, “appare avanzata più a effetto che a sostegno di un danno effettivamente subito” e “senza la benché minima deduzione in ordine alla effettiva sussistenza di un danno e alle modalità della sua quantificazione”.

Lorenzo Menichetti

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