Soltanto lo scorso 11 settembre aveva festeggiato il suo novantacinquesimo compleanno. Lo sci di fondo italiano piange oggi la scomparsa di Ottavio Compagnoni, che si è spento oggi a Moena, dove viveva da tanti anni.
Nato a Santa Caterina Valfurva nel 1926, ultimo di otto fratelli, due dei quali bronzo in staffetta ai Mondiali del 1939, Compagnoni è stato uno dei fondisti italiani più competitivi degli anni cinquanta, rappresentando l’Italia in tre edizioni dei Giochi Olimpici: Oslo 1952, Cortina 1956 e Squaw Valley 1960. Lo sciatore lombardo ha gareggiato anche in due Mondiali. Oltre alla tuta della nazionale italiana di sci di fondo, Compagnoni ha anche indossato quella delle Fiamme Oro di Moena, trasferendosi così in Val di Fassa, regalando alla Polizia di Stato tante medaglie ai Campionati Italiani.
La stessa divisa delle Fiamme Oro che oggi indossa orgogliosamente suo nipote, Giovanni Ticcò, che ha sempre avuto nel nonno l’idolo e l’esempio da seguire, sognando di raccoglierne l’eredità anche olimpica. Soltanto poche settimane fa, grazie alla disponibilità di Federico Pellegrino, anch’egli Fiamme Oro, il nazionale della Squadra Milano-Cortina 2026 era riuscito a fare un bel regalo al nonno, quello di fargli incontrare l’iridato azzurro, per una bella chiacchierata sullo sci di fondo e qualche racconto olimpico.
Le esequie avranno luogo alla Chiesta Parrocchiale di Moena giovedì 30 settembre alle 14.
La redazione di Fondo Italia si stringe attorno alla famiglia di Ottavio Compagnoni.