Home > Notizie
Rubriche

Range Time – Giuseppe Piller Cottrer: “Sbalordito da Braunhofer, il gruppo italiano si è ben distinto agli Europei”

Dopo l’esaltante parentesi dei Campionati Europei di biathlon tenutisi nella splendida e rinnovata cornice della Val Martello, con tanti bei piazzamenti azzurri e con ben tre medaglie, è il momento di fare il punto della situazione su quanto visto in pista. Come sempre, per commentare le gesta dei nostri biatleti, ci avvaliamo della compagnia e della competenza di Giuseppe Piller Cottrer e rinnoviamo l’appuntamento settimanale con la rubrica Range Time

UN’ALTRA VERSIONE DI BRAUNHOFER: “Comincio dicendo che mi ha davvero sbalordito Patrick Braunhofer con quei quattro zeri trovati al poligono in una gara dinamica e complessa come può essere un inseguimento, dove ha vinto l’oro; si dimostra un atleta completo al tiro che ha poi fatto vedere di essere in grande forma anche sugli sci e di avere una nuova fiducia nei suoi mezzi; quando un atleta riesce a raggiungere quel livello di consapevolezza, si veda quanto fatto da Tommaso Giacomel, poi è in grado di portarlo anche nelle gare successive e di fatti si è comportato bene anche in staffetta. Ha fatto vedere di poter stare sui tempi dei norvegesi, supportato sicuramente da ottimi materiali, ma il plauso più grande va a lui e a come è riuscito a mettere in pista tutte le sue doti; si è visto un atleta decisamente diverso, con potenzialità alte”. 

LE PROVE DEGLI ALTRI ITALIANI: “Come non citare l’instancabile Nicola Romanin che riesce a mantenere questo bel livello da inizio stagione nonostante tutto, con alcune sue dinamiche personali che lo portano ad esempio ad allenarsi perlopiù individualmente; non molla un colpo e si mantiene sempre competitivo. Tanto di cappello a lui, in particolare per quanto è riuscito a fare nella sprint, arrivando a circa venti secondi dalla vittoria nonostante un errore. Molto bene anche Iacopo Leonesio; qui ritorniamo sul discorso della competitività che c’è in Coppa Italia: infatti, lui si è guadagnato l’IBU Cup e la convocazione europea partendo da quel circuito, quindi gli fa onore e fa sì che tutto il sistema nazionale venga gratificato da un risultato come il suo 5° posto europeo. Anche Nicolò Betemps ha compiuto le sue belle gare, considerando che è ancora junior, e ha ottenuto prestazioni solide nei migliori 30Ottima prova anche per Linda Zingerle che si è presa la soddisfazione del podio individuale; ma anche le altre si sono messe tutte in evidenza almeno in una gara del programma”. 

LA FORZA DEL GRUPPO E I RISULTATI DI SQUADRA: “È stato bello vedere come tutto il gruppo è riuscito a gestire lo sforzo lungo la pista della Val Martello, una pista che va rispettata, dove si può fare grande selezione ma anche pagare enormemente se si va fuori giri. Il poligono è davvero faticoso, perché si arriva all’ingresso dopo un tratto di salita che può mettere tanto in difficoltà. Oltre al podio di Zingerle, il vero acuto italiano al femminile è stato sicuramente quel bel terzo posto nella staffetta, a seguito di un’ottima prestazione di tutto il quartetto, tra l’altro molto giovane; ulteriore riprova del livello che abbiamo acquisito. Consideriamo che questo europeo ha permesso ad alcune squadre di rifinire e definire le convocazioni Mondiali, quindi la competizione era notevole perché le qualifiche erano ancora aperte. Proprio per questo i risultati che sono emersi sono ancora più rispettabili e onorevoli. Come gruppo abbiamo gestito molto bene anche il fattore della quota: alcuni atleti, anche molto forti, come Botn e Christiansen hanno dichiarato di averla patita e questo è stato abbastanza evidente in pista. Un plauso finale sia agli atleti che ai tecnici per essere riusciti a trovare il momento di forma migliore nell’appuntamento più importante della stagione”. 

CAMPIONATI ITALIANI DI ARIA COMPRESSA: “A conferma del fatto che si sta lavorando bene a tutti i livelli, vorrei dedicare una parentesi ai Campionati Italiani di aria compressa: una due giorni molto intensa, competitiva e partecipata. È stato bello vedere la presenza di tanti comitati diversi sul podio e subito a ridosso, a cominciare dalle Alpi Occidentali fino ad arrivare al Friuli, percorrendo tutto l’arco alpino; il movimento si allarga e spinge da tutte le zone delle Alpi. Ritengo che queste gare di aria compressa, valevoli per i titoli italiani, siano fondamentali per la crescita dei piccoli atleti: una sprint con due poligoni, l’inseguimento con i quattro poligoni e tutte le richieste che una gara simile ti obbliga a soddisfare: porre attenzione ai giri di penalità, il momento del transito, la gestione mentale dell’ultimo poligono; tutte richieste automatiche per chi vive il biathlon quotidianamente ma che richiedono tanto impegno a tutti i giovani che aspirano a divenire biatleti completi.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image