La sprint in tecnica classica maschile di Cogne vede il netto successo del norvegese Erik Valnes, che si era già fatto vedere in grande forma nelle qualifiche della mattina, candidandosi come favorito per la vittoria in contumacia del cannibale Johannes Høsflot Klæbo. Nel rettilineo finale il ventottenne ha annichilito il giovane connazionale Ansgar Evensen, campione under 23 a Planica proprio nella sprint. Terza posizione ancora per la Norvegia con Even Northug e la sua proverbiale solidità ad alto livello. Il primo degli ‘umani’ è il francese Richard Jouve, ai piedi del podio in 4a posizione, che precede il connazionale Lucas Chanavat. Chiude in una “modesta” sesta posizione il talento esploso in questa stagione, ovvero lo svedese Edvin Anger.
Come in qualifica, il migliore italiano al traguardo quest’oggi è il ventottenne trentino Giacomo Gabrielli, che ottiene una bella 13ma posizione finale (la stessa della qualifica), appena davanti a Federico Pellegrino (14°) che si è trovato subito a gareggiare in un quarto di finale di livello stellare e ha mancato per poco l’accesso in semifinale. Eliminati nei loro quarti di finale anche Michael Hellweger (26°) e Simone Mocellini (27°), ostacolato nettamente dal finlandese Hakola, che però non è stato sanzionato per tale scorrettezza.
CRONACA DELLA GARA
Scelta coraggiosa di Simone Mocellini che sceglie la prima batteria con Valnes e Anger, i due migliori tempi in qualifica. A circa metà frazione l’italiano subisce una manovra quantomeno “azzardata” del finlandese Hakola che gli fa perdere il contatto con i migliori. Passaggio in semifinale senza troppi patemi sia per Valnes che per Anger. Mocellini è sesto nella sua batteria. Secondo quarto di finale con doppia soddisfazione norvegese grazie ad Ansgar Evensen ed Even Northug.
Terza batteria che più difficile non si può per Federico Pellegrino, livello da semifinale mondiale con Chanavat, Riebli, Grond, Taugbøl: è però lo svedese Skoglund a mettesi in testa e su di lui si posiziona proprio Pellegrino. Come un funambolo l’italiano riesce a trovare spazi anche dove non ci sono, ma al traguardo deve accontentarsi di una terza piazza che al momento vale il tempo di ripescaggio, tuttavia c’è un po’ di attesa per un passaggio che pare avvenuto all’esterno nel prisma che delimita il tracciato; avanzano direttamente Skoglund e Chanavat. In quarta batteria invece l’Italia schiera Michael Hellweger: ma l’imponente svedese Grahn, terzo tempo a sorpresa in qualifica, inizia subito a forzare il ritmo e l’italiano sembra patirlo molto. Si vedono davanti anche Vike e Schoonmaker. Azione splendida nel finale di Oskar Opstad Vike che taglia il traguardo in solitaria, la batteria è velocissima e probabilmente da qui usciranno anche i lucky loser. Pellegrino è fuori, come Hellweger che chiude in sesta e ultima posizione.
Tocca a Giacomo Gabrielli provare a portare l’Italia maschile alle semifinali, dopo aver fatto vedere buone cose in qualifica: le prime fasi sono un po’ confusionarie e l’italiano si ritrova suo malgrado in fondo al gruppetto ma con ottimi gli che gli consentono di recuperare due posizioni. Il fiemmese scollina molto bene sulla salitella più ostica e affianca il ceco Cerny. Da dietro rientrano Seller e Chappaz. Gabrielli lotta con tutte le sue forze nel rettilineo finale ma purtroppo è terzo dietro a Chappaz e Cerny. I lucky loser sono Grahn e Schoonmaker.
Prima semifinale con nomi di grosso calibro, ma con un Even Northug abbastanza in difficoltà, mentre Ansgar Evensen sembra davvero volare. Nel finale tornano sotto Valnes, Anger e Northug in quarta piazza. Rettilineo finale che decreta la promozione diretta in finale per Valnes ed Evensen che ha la meglio al photofinish su Anger, che però può sperare con ottimismo al ripescaggio, considerato il tempo. La seconda semifinale vede i francesi sugli scudi e il ceco Cerny che alza subito bandiera bianca. In cinque si giocano i due posti di accesso alla finale: sono proprio francesi i due atleti che completano il sestetto dei finalisti, ovvero Richard Jouve e Lucas Chanavat.
In finale Ansgar Evensen imprime un ritmo indiavolato per due minuti di gara ma poco prima del traguardo si forma un trio norvegese con Valnes e Northug che imboccano il rettilineo quasi appaiati. Valnes sembra averne di più e a suon di spinte poderose allunga e trionfa davanti ad Evensen che deve accontentarsi del secondo podio davanti a Even Northug! Tripudio norvegese, Edvin Anger chiude sesto.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1. E. Valnes (NOR)
2. A. Evensen (NOR)
3. E. Northug (NOR)
4. R. Jouve (FRA)
5. L. Chanavat (FRA)
6. E. Anger (SWE)
7. A. Grahn (SWE)
8. J. C. Schoonmaker (USA)
9. O. O. Vike (NOR)
10. O. Cerny (CZE)
Gli italiani in gara
13. G. Gabrielli
14. F. Pellegrino
26. M. Hellweger
27. S. Mocellini
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