Lo sci di fondo è, da sempre, uno sport di nicchia, molto apprezzato da coloro che amano la montagna, forse ancor più dello sci alpino. Per questa ragione, le gare attirano migliaia di appassionati in tutto il mondo, specie nell’arco dolomitico ma anche nel nord Europa. L’alta domanda dei biglietti, specie per eventi come Mondiali e Olimpiadi invernali, rende, però, il settore esposto a possibili truffe online. La scarsa disponibilità di posti, soprattutto in zone più impervie delle Alpi, e la fretta nell’acquisto mette, infatti, l’appassionato in condizione di cercare biglietti online, con possibilità di truffa.
Lo sci di fondo è uno degli sport più interessanti e più apprezzati dagli appassionati di montagna. In eventi speciali come Olimpiadi e Mondiali è possibile, dunque, incappare in situazioni poco piacevoli che riguardano le vendite dei biglietti per assistere alle gare. Le truffe sulle Olimpiadi sono state già oggetto di dibattimento quest’estate a Parigi e lo saranno, certamente, anche in occasione di Milano Cortina 2026, le terze Olimpiadi invernali, dopo Cortina 1956 e Torino 2006, che verranno disputate in Italia.
I truffatori, in eventi così importanti, sono in grado di replicare copie quasi perfette dei biglietti originali. Si utilizzano, infatti, software di design che replicano i dettagli degli eventi, i QR code e il logo della manifestazione. Questi biglietti, successivamente, vengono venduti tramite i social o piattaforme di annunci. Anche per lo sci di fondo è capitato, in qualche gara di Coppa del Mondo, di essere truffati. Una strategia molto comune è quella di vendere, appunto, biglietti che non esistono. I delinquenti pubblicizzano i biglietti in vendita online e, dopo aver ricevuto il denaro, spariscono senza lasciare traccia. Questo capita spesso, purtroppo, anche con i biglietti di concerti e con le partite di calcio.
Un’altra situazione che capita, abbastanza sovente, è che ci siano imitazioni convincenti di siti web ufficiali in cui i finti organizzatori chiedono agli utenti di fornire dati sensibili e bancari. In questi casi viene perpetrato il reato di phishing, cioè il furto d’identità. C’è, anche se non è una vera e propria truffa, il rivenditore non autorizzato che acquista i biglietti in blocco e li rivende a prezzo maggiorato. Questo problema, quello del bagarinaggio appunto, è sempre esistito ed è una piaga molto diffusa.
Come evitare truffa biglietti falsi
Non è facile, soprattutto a causa dell’intelligenza artificiale, accorgersi che un biglietto sia falso o che il sito da cui lo si sta acquistando non sia quello ufficiale. Proprio per questa ragione è bene prestare molta attenzione a quello che facciamo, a quali siti ci affidiamo e, se si tratta di un venditore privato, se è recensito bene o se è un profilo nuovo, uscito fuori per l’occasione. Con gli strumenti software a disposizione, comprendere che un biglietto non sia valido è impossibile, quindi è bene ragionare sul dove acquistare i biglietti, specie per un evento importante come Olimpiadi o Mondiali.
Pensiamoci due volte prima di accettare la super offerta di uno sconosciuto, non inviamo denaro con un bonifico istantaneo, controlliamo, anche attraverso una telefonata, che il sito su cui stiamo facendo partire le transazioni sia verificabile. Se, invece, ci troviamo davanti a un pacchetto che propone albergo e gara alpina, facciamo in modo di chiamare la reception della struttura, per controllare che questo pacchetto effettivamente esista.
Se, invece, nonostante i vari passaggi, ci si trovi a essere comunque truffati è bene segnalare alla Polizia Postale qualunque attività che ci sia sembrata sospetta. Questo ci permette, specie dopo essere incappati nella frode, di fare la prima segnalazione al sito o al profilo che ci sembrano falsi e, quindi, già far avviare le indagini preliminari. Tutto quello che ne verrà poi, come la denuncia, dovrà essere fatto negli uffici competenti ma, comunque, ogni mezzo è lecito per avere contezza di quello che accade.