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Biathlon – Wierer stanca ma contenta del risultato per la squadra in staffetta. E sul ritiro di Tarjei Boe: “Volevo smettere insieme per fare festa come ai vecchi tempi”

Foto Credits: Federico Angiolini

ANTERSELVA – Una Dorothea Wierer ancora non in piena forma ma sempre molto lucida nell’analizzare la propria frazione quella che si è presentata ai microfoni di Fondo Italia al termine della gara odierna. In primis il nostro inviato nell’Arena Alto Adige Giorgio Capodaglio le chiede come sta, visto che ieri aveva detto di non essere al top della forma fisicamente.

“Diciamo che “bene” è un’altra cosa però ho cercato di fare il meglio possibile, ma il mio fisico non si è ripreso proprio al 100% anche perché non sono passate neanche 24 ore dalla gara di ieri, quindi anche al poligono avevo le gambe molli e non ero proprio sul pezzo oggi però bisogna tener duro e stringere i denti”

Chiamata a confrontarsi con Lou Jeanmonnot, Ragnhild Femsteinevik ed Ella Halvarsson, l’azzurra non è riuscita a restare con le tre avversarie e al tiro qualche ricarica di troppo ha complicato la missione di provare a ridurre il gap con il gruppetto di testa.

“Mi è dispiaciuto un po’ di non essere riuscita a chiudere il buco. Le altre sono partite a bomba e hanno preso subito 10 metri. Anche al poligono ho affrettato un po’ tutto, forse se fossi riuscita a rimanere attaccata la gara sarebbe andata diversamente, però comunque in generale per la squadra è stato un buon risultato”

Ora qualche giorno per riprendersi al termine di questo secondo blocco stagionale e poi si tornerà nella valle di “casa” per iniziare il cammino di avvicinamento ai Mondiali. E chissà se l’atleta delle Fiamme Gialle inizia a sentirsi l’emozione e la tensione per il grande evento. “Onestamente no perché siamo ancora qua, sono stanca morta e cercherò solo di riprendermi nei prossimi giorni però in generale mi sento bene e sento che il fisico risponde, tranne gli ultimi due giorni però è normale e poi spero di essere pronta per i Mondiali”

Infine una domanda di rito sul ritiro di Tarjei Boe non poteva mancare, visto che i due norvegesi hanno fatto tanta strada insieme all’azzurra e ora, insieme, rappresentano la “vecchia guardia” della biathlon family.

“Avrei voluto smettere con loro (nel 2026, nrd) perché avremmo potuto fare una bella festa insieme come ai vecchi tempi!” ha scherzato Wierer “Ora per forza li festeggeremo a fine stagione a Holmenkollen. Sia Johannes che Tarjei mi hanno detto che saranno comunque qui il prossimo anno anche se non si sa ancora in che ruolo.” In un futuro non troppo lontano, forse il pubblico del biathlon potrà ritrovare ancora come colleghi nelle sedi di Coppa del mondo, come opinionisti anziché atleti, vista l’esperienza estiva della 34enne, inviata questa estate ai Giochi di Parigi. “Non so cosa farò in futuro, intanto devo concentrarmi su questi ultimi mesi e poi deciderò.”

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