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Sci di fondo

Sci di fondo – Verso i Mondiali di Schilpario, il dt giovanile Paolo Rivero fissa gli obiettivi dell’Italia

Il tempo stringe e i Mondiali Junior e Under 23 si preparano a prendersi la scena sulle nevi di Schilpario. In vista dell’appuntamento con la kermesse giovanile, l’Italia dello sci di fondo suona la carica sull’onda dei bei risultati arrivati nell’ultima tappa di FESA Cup a Falcade. A dare un giudizio complessivo sul percorso di avvicinamento alla manifestazione è il direttore tecnico giovanile della nazionale italiana Paolo Rivero, che ai microfoni di Fondo Italia racconta non solo il punto di vista dell’Italia come paese ospitante, ma soprattutto le aspettative del team agonistico azzurro e degli atleti a pochi giorni dalla rassegna di Schilpario.

In apertura, il dt giovanile Rivero sottolinea l’importanza per tutto il movimento italiano di ospitare un evento del calibro dei Mondiali Junior e Under 23: “Come tutti i grandi eventi penso che sia sempre di stimolo per il territorio avere eventi importanti a cui partecipare o comunque a cui portare gli sci club e i comitati a vedere le gare e il livello, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista dello spettacolo. Qui è stato fatto un grandissimo sforzo organizzativo dalla Lombardia e dalla Provincia di Bergamo per fare bella figura dal punto di vista dell’immagine. Noi cercheremo di fare il meglio dal punto di vista sportivo, però penso che per tutti gli sci club del territorio delle Alpi Centrali sia un’ottima occasione per poter vedere gli atleti, con tanti rappresentanti delle alpi centrali in pista. Devo dire che in Italia ne abbiamo avuti tanti di questi eventi in questi mesi, a partire dalla Coppa del Mondo del Tour de Ski, Cogne in questi giorni, le Universiadi a Pragelato. Sono tutte ottime occasioni per mantenere vivo il territorio sia dal punto di vista organizzativo che agonistico”.

Per quanto riguarda i giovani atleti, poter gareggiare in un evento di portata internazionale è sicuramente un modo per assaggiare palcoscenici importanti. E’ di questo avviso anche Rivero: “E’ un ottimo banco di prova che negli ultimi anni ha sempre dimostrato di mettere in luce atleti che poi sono arrivati ad alto livello. Non è un punto d’arrivo sicuramente, perché gli atleti specialmente nella categoria Under 20 sono in transito e sono in preparazione a quello che li aspetterà nell’alto livello e nel mondo senior. Però avere un Mondiale così in casa penso che sia un ottimo stimolo per noi che parteciperemo dal punto di vista sportivo e per gli atleti che gareggeranno con l’effetto campo a dare una mano, oltre a qualche aspettativa in più, che è anche giusto che imparino gestire e a sopportare in vista di eventi importanti”.

A contendere le medaglie agli azzurri, saranno senza dubbio gli atleti scandinavi, che normalmente mancano negli impegni di FESA Cup e che dunque alzeranno il livello della competizione: “Sappiamo che gli scandinavi arriveranno giù sicuramente forti, questo è scontato – prosegue Rivero – Sulle Alpi non sempre sono riusciti poi a primeggiare perché comunque un po’ per la quota e un po’ per le piste sono in un ambiente diverso dal loro solito che hanno in Scandinavia. Però arriveranno sicuramente preparati e forti. Noi sia nei maschi che nelle ragazze siamo riusciti a essere sempre presenti sul podio e a vincere anche qualche gara di FESA Cup, quindi penso che questo sia un buon parametro per poterci presentare tranquilli e essere sulla buona strada al Mondiale. Poi è chiaro, le medaglie le vincono in tre e servono tanti fattori per vincere una medaglia. Gli atleti cercheremo di averli al meglio delle loro possibilità, poi sicuramente ci va anche un po’ di fortuna e poi ci sono gli avversari. Quelli non li possiamo controllare”.

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