Un buon inizio di stagione al maschile per l’Ucraina che nella Short Individual con 3 atleti in top 20 e confermando una buona forma anche nella Sprint con due atleti in top 15. In particolare, il giovane talento Vitalii Mandzyn ha destato la curiosità di tanti appassionati del biathlon finendo ai piedi del podio nella prima gara individuale della stagione.
Ma gli atleti ucraini si stanno dimostrando, oltre che in ottima forma in pista e al poligono, altrettanto protagonisti al di fuori, con una bellissima iniziativa portata avanti da Dmytro Pidruchnyi che sta coinvolgendo anche i suoi avversari di Coppa del Mondo. Il “capitano” della squadra giallo-blu infatti sta raccogliendo i pettorali di gara per una “riffa social” in favore dei suoi connazionali meno fortunati. Tra i donatori c’è anche lo svedese Sebastian Samuelsson, salito sul podio nella sprint.
I proventi della riffa dei pettorali, messi in palio tramite l’account Instagram del biathleta, saranno usati per costruire un rifugio in una scuola in Ucraina. Un “biglietto” per partecipare – e chiunque può farlo – costa 5 euro, ma Sebastian Samuelsson, ha ironizzato con la tv svedese SVT sul basso valore del proprio pettorale dell’individuale.
“Ho fatto un bel po’ di errori (6 in totale, ndr) con quello. Potrei dover pagare per sbarazzarmene”
Ma la passione per il biathlon in Ucraina potrebbe essere tale da non badare a questi risultati: Pidruchnyi ha spiegato che, al fronte, i soldati seguono le gare quando possibile e ne sono molto appassionati. “Io e Vitalii Mandzyn abbiamo un ex allenatore che è stato chiamato a combattere al fronte contro la Russia. Il risultato di Vitalii significa molto per lui”
