La sprint a skating di Lillehammer si è aperta con una qualificazione davvero competitiva, giocata su pochi centesimi di secondo, dove a imporsi su tutti è stato l’americano Ben Ogden. L’unico che tiene il suo passo è un ottimo Johannes Høsfløt Klæbo (+0.55’’), che non sembra aver risentito più di tanto del raffreddore degli scorsi giorni. Terza posizione a 2.08’’ dalla testa per il fenomenale spagnolo Jaume Pueyo (pettorale 43), messosi in mostra già a Ruka. Per l’Italia arrivano buone notizie grazie a Federico Pellegrino, che si qualifica con il 13° tempo, e a Michael Hellweger (29°) che salva la top 30 con qualche brivido. Nettamente fuori gli altri azzurri al via delle qualifiche.
Come prevedibile, tanta Norvegia nelle prime posizioni: Johannes Klæbo finisce dietro soltanto a uno scatenato Ben Ogden, che dovrà dimostrare in batteria di poter mantenere lo stesso livello espresso in qualifica. Il giovane spagnolo Jaume Pueyo fa segnare il terzo tempo e aspira sicuramente a recitare un ruolo da protagonista sulle ali dell’entusiasmo. Bel 4° posto per un atleta della squadra B norvegese, vale a dire Aleksander Eide Holmbø a precedere il compagno Harald Østberg Amundsen, alla ricerca di punti preziosi anche nelle meno amate sprint. A differenza di Ruka, avanza anche un cliente ostico come il francese Lucas Chanavat (6°), mentre non supera il taglio neanche in questa occasione l’altro francese Richard Jouve (43°).
Belle prestazioni per i due svizzeri Valerio Grond (11°) e Janik Riebli (21°), specialisti delle sprint in pattinaggio che punteranno sicuramente a far bene a Davos la prossima settimana. Si rivede una Germania competitiva con i giovani Marius Kastner (14°) e Jan Stoelben (15°). Ottima prova anche degli sloveni, che piazzano due atleti nei 30: Miha Simenc e Nejc Stern (2003), che si era qualificato anche a Ruka nella sprint in tecnica classica.
Per l’Italia una parziale prova di riscatto dopo la brutta prestazione nella 10 km a skating di ieri: Federico Pellegrino su un tracciato a lui congeniale blinda la qualifica, come suo solito, con un ottimo rush finale sulla salita più impegnativa del tracciato. Speriamo che i bei ricordi della vittoria qui ottenuta nel novembre del 2018 gli diano una marcia in più per affrontare le batterie. Bravo Michael Hellweger a centrare un’altra importante qualifica, dopo aver fatto intravedere buone cose lo scorso fine settimana. Anche per lui sono stati decisivi gli ultimi 400m di gara, dato che al rilevamento dei 900m navigava attorno alla 34a posizione.
Non riescono a superare un taglio piuttosto proibitivo gli altri italiani al via, che non hanno offerto le loro migliori prestazioni: Davide Graz termina 48°, mentre Elia Barp chiude in 55a posizione. Fuori anche Simone Daprà (57°) e uno staccatissimo Francesco De Fabiani, che ha però dichiarato di guardare con interesse alla Skiathlon di domani.
Classifica Finale (Top 10)
1. B. Ogden (USA) 2:34.33
2. J. H. Klæbo (NOR) + 0.55
3. J. Pueyo (ESP) + 2.08
4. A. E. Holmbø (NOR) + 2.35
5. H. Ø. Amundsen (NOR) + 2.47
6. L. Chanavat (FRA) + 2.48
7. E. Northug (NOR) + 2.53
8. M. W. Jenssen (NOR) + 2.60
9. E. Anger (SWE) + 2.62
10. E. Valnes (NOR) + 2.75
Gli italiani in gara
13. F. Pellegrino + 3.23
29. M. Hellweger + 5.18
48. D. Graz + 7.45
55. E. Barp + 8.60
57. S. Daprà + 9.31
72. F. De Fabiani + 14.52
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