A distanza di ventotto anni da quelli organizzati nel 1997, i Campionati del Mondo di sci nordico, torneranno dal prossimo 26 febbraio 2025 a Trondheim, in Norvegia. Le gare dello sci di fondo si terranno al Granåsen Ski Centre, che nel corso degli ultimi trent’anni ha ospitato anche numerose tappe di Coppa del Mondo.
Sulle piste che saranno teatro delle gare iridate di febbraio, si è espresso negli ultimi giorni Il finlandese Iivo Niskanen, dopo la vittoria nella 10 km in classico della scorsa settimana a Ruka: “Il percorso per le gare di Trondheim è un po’ troppo facile. Io spero che in quei giorni la neve sia lenta, in modo da rendere la situazione più difficile per tutti. Se le condizioni saranno di neve veloce, allora si, sarà decisamente troppo facile”.
Il finnico che vanta in carriera, oltre a tre ori olimpici, un’oro mondiale vinto in una 15km in alternato nella “sua” Lahti nel 2017, non si è nascosto ed è consapevole di poter recitare un ruolo importante nella 10km di martedi 4 marzo: “Mi sto mettendo giustamente sotto pressione e so di essere il favorito per quella gara, se sarò nella mia forma migliore”. Anche Johannes Hoeslfot Klaebo lo ha indicato come l’indiziato numero uno per l’oro in quel format, nelle interviste al termine della gara vinta dallo stesso Niskanen a Ruka.
Il norvegese Martin Løwstrøm Nyenget, altro atleta che punta molto sui prossimi Mondiali in casa, ha voluto commentare le dichiarazioni dell’atleta finlandese: “Niskanen è uno stratega, sa come distogliere l’attenzione quando i fari sono puntati su di lui, sa che se starà bene, sarà di sicuro li davanti. Non ci si può fidare di uno come lui, in una 10km in classico”.
Il vincitore di tre ori agli ultimi mondiali di Planica in Slovenia nel 2023, Simen Hegstad Krüger è parzialmente d’accordo con il finnico: ”Nelle gare con partenza ad intervalli ho la sensazione che tutti i percorsi siano difficili. Se avessi progettato io stesso però i percorsi di Trondheim, avrei sicuramente desiderato di avere più salite, soprattutto nelle mass start”.
Lo stesso Kruger ha reagito alle indiscrezioni che hanno ipotizzato che la scelta di percorsi più “soft” sia stata presa per favorire nei diversi format le caratteristiche dell’idolo di casa, il suo compagno Klaebo: “ Ci ho scherzato un po’ su quando ho visto che tipo di percorso avremo nello skiathlon, ma penso che sia possibile renderlo duro comunque, tenendo alto il ritmo di gara. Ripeto, avessi deciso io, un paio di salite in più le avrei aggiunte, soprattutto a skating”.
