Dopo le ottime prestazioni del fine settimana di Ruhpolding, con la prima vittoria in carriera di Tommaso Giacomel e il quarto posto di Dorothea Wierer nelle mass start, è doveroso dedicare un approfondimento alle gesta dei nostri atleti, con uno sguardo come sempre puntato anche sull’attività internazionale dei più giovani. Tutto questo nella nostra rubrica Range Time, accompagnati dalle riflessioni tecniche di Giuseppe Piller Cottrer, che tra pochi giorni troveremo nelle ulteriori vesti di commentatore tecnico in occasione della tappa di Coppa del Mondo italiana di Anterselva.
LA COSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO: “L’argomento principale da cui partire è ovviamente la vittoria di Tommaso Giacomel; avevamo già detto in più occasioni che ce lo saremmo aspettati finalmente su un bel podio, addirittura qui lo troviamo sul gradino più alto. Ha vinto con eleganza e classe, con una grande personalità e distinguendosi non solo per i quattro zeri al tiro (comunque importantissimi), ma anche per la forma sugli sci e per come ha gestito tutte le situazioni di gara. Belle le sue parole di stima nei confronti di tutto il team, colleghi, staff tecnico per la bontà del lavoro svolto. Inoltre, a mio avviso è riuscito a dare un valore amplificato a questa vittoria, per la perseveranza e la forza che ha dovuto mettere in gara per ottenerla. Penso tuttavia che questo non sia un traguardo per lui, ma semplicemente una testimonianza delle sue capacità, una conferma di cui aveva bisogno; ha dimostrato di saper trasformare in qualcosa di molto positivo le tensioni che possono raggiungerti nei periodi in cui non riesci a performare in gara come fai abitualmente in allenamento. Mi auguro inoltre che questo risultato possa dare fiducia a Didier Bionaz, atleta dal potenziale indiscusso, che con Giacomel ha affrontato tutto il periodo di carriera giovanile per poi fare insieme il salto di qualità in Coppa del Mondo”.
IL RISULTATO DI WIERER: “Ma anche la quarta posizione di Dorothea Wierer è un riscontro molto significativo, considerando soprattutto com’è partita la sua stagione, con i vari malanni che ha avuto. Anche qui si tratta di una soddisfazione e un orgoglio per tutto l’ambiente del biathlon, soprattutto perché rappresenta un risultato raggiunto in una gara di alto livello, da parte di un’atleta che continua a trovare enormi motivazioni dopo aver già dato così tanto per il biathlon moderno. Sono felice di vedere atleti italiani esprimersi con questa forza e capacità! Adesso dobbiamo andare ad Anterselva con il morale davvero alto”.
FLASH DALLA COPPA DEL MONDO: “In realtà quello di Ruhpolding è stato un fine settimana in cui sono successe tante altre cose oltre alle prestazioni degli italiani, a partire da Johannes Boe e la dichiarazione un po’ sorprendente del suo ritiro, ma sicuramente ben ponderata. Poi, come avevamo già annunciato, Elvira Oeberg a partire dalla staffetta di Oberhof sembra aver dato una svolta alla sua stagione e infatti qui a Ruhpolding l’abbiamo vista molto decisa sugli sci ma anche sicura al tiro. La costanza di rendimento di Franziska Preuss però continua a darle ragione e le permette di rimanere ancora in testa con margine in classifica”.
CIRCUITI JUNIOR: “Grandi prove in Ibu Junior Cup: partiamo dal podio con distacchi da “sci alpino” per Francesca Brocchiero, arrivata vicinissima a vincere la mass start, e arriviamo alla splendida vittoria di Fabiana Carpella, che arrivava da un malanno che l’aveva costretta a iniziare la stagione con più calma dal circuito di Coppa Italia a Pragelato. Un gran risultato di squadra per le ragazze, tutte nelle prime 10 posizioni con continuità, ma anche al maschile ci siamo ben difesi. Sono tutte ottime indicazioni in previsione di un campionato europeo, dove andremo con la giusta convinzione, con l’obiettivo di far bene. In Coppa Italia abbiamo gareggiato in Val Zoldana: un poligono particolare, dove si corre ad anni alterni, molto luminoso e in quota; questo non ha favorito la precisione al tiro per i molti atleti giovani che devono ancora acquisire tanta esperienza in queste situazioni. Un bel terreno mosso, dove era necessario saper usare tutti i passi del pattinaggio, e quindi sotto il profilo tecnico è stato bello vedere l’adattamento della sciata in pista di questi ragazzi. Sono state fatte due sprint che erano di selezione per gli EYOF, quindi è stata equiparata la distanza per le categorie aspiranti e giovani, e si sono viste prestazioni degne di nota soprattutto dai giovanissimi”.