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Biathlon – Ritiro Bø, l’elogio di Martin Fourcade: “Una decisione coraggiosa, che gli fa onore”

“Credo che Martin Fourcade sia colui che può capirmi meglio”. Così Johannes Bø durante la conferenza indetta ieri per annunciare il proprio ritiro dal biathlon a fine stagione, nel parlare delle difficoltà e degli sforzi che essere al top dello sport richiede. E infatti proprio Martin Fourcade – che con Bø ha condiviso tante battaglie e tanti piazzamenti sul podio – ha detto la sua sulla decisione del norvegese, attraverso un’intervista rilasciata a Le Dauphiné Libéré.

La prima reazione è senza dubbio di sorpresa per il francese, che si aspettava di poter vedere Bø arrivare almeno fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: “È sorprendente, visti gli annunci che ha fatto sulla fine della sua carriera, che sembrava scontata dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina. Ma conoscendo un po’ la sua sensibilità, in particolare la sua famiglia, sono molto meno sorpreso. Anch’io mi sono chiesto: ‘Che senso ha un altro anno? Che cosa ho da guadagnare?’ Johannes ha vinto tutto e credo che per lui non fosse più una caccia ai record, contrariamente a quanto potrebbe far pensare il suo curriculum. È una decisione coraggiosa, che gli fa onore e che deve soddisfarlo”.

Martin Fourcade può di certo capire la voglia di Bø di inseguire un po’ di tranquillità: “Se ci siamo sentiti? Non mi ha chiamato quindici giorni fa per parlarne, ma ne avevamo già parlato quando mi sono ritirato, con la stessa ambizione di tornare alla normalità e di poter scaricare questa pressione estremamente intensa. Non credo che molti atleti abbiano mai provato le emozioni che Johannes ha provato negli ultimi dieci anni, la pressione che ha sentito, l’investimento che ha fatto… È combinando tutto questo che ci si può mettere nei suoi panni, e non sono molti quelli che l’hanno provato”.

Proseguendo, il francese rievoca i ricordi che lo legano a Bø: “Ricordi? Ne ho parecchi. Dal suo arrivo sul circuito mondiale dalla porta principale a Le Grand-Bornand nel 2013, fino alla nostra ultima gara con quel punto che ci ha separati nella classifica generale. Ho l’impressione che gran parte della seconda metà della mia carriera sia stata segnata da questi duelli, a volte vinti, a volte persi. Ho molti ricordi, e solo belli! È forse l’unico avversario con cui non ho mai avuto un rapporto ambivalente. In una rivalità, spesso si ha molto rispetto per l’avversario e allo stesso tempo molto odio. Ma sia io che lui abbiamo trascorso la nostra intera carriera con estremo rispetto per ciò che l’altro poteva fare. Anche durante la stagione 2018, l’anno in cui ritenevo che la nostra rivalità fosse al massimo, siamo riusciti a mantenere questa lucidità. È sempre stato bello poter competere l’uno contro l’altro e credo che ci sia un rispetto reciproco e un enorme piacere nell’incontrarsi di nuovo”.

Spazio poi a qualche riflessione su similitudini e differenze che emergono nel confronto tra Fourcade e Bø: “Quale aspetto gli avrei voluto rubare? Senza dubbio la sua sicurezza negli sprint, perché è lì che spesso ha fatto la differenza. Credo che, sorprendentemente, avessimo qualità e difetti simili. Avevamo uno scatto in piedi piuttosto veloce, uno scatto in discesa che spesso richiedeva molto tempo per essere costruito, ed eravamo più a nostro agio sugli sci rispetto ai nostri principali rivali… Se devo fare una critica a Johannes Bø, è che mi sarebbe piaciuto vederlo cercare di trovare un po’ di freschezza nello sci di fondo, mettendo da parte per qualche mese un circuito troppo facile per lui dopo la stagione 2021. Sono ormai cinque anni che domina il biathlon mondiale, con una concorrenza di fatto relativamente bassa, e mi sarebbe piaciuto vederlo tornare a praticare lo sci di fondo”.

Inevitabile pensare che Fourcade farà tutto il possibile per essere presente a Oslo quando, in occasione dell’ultima tappa di Coppa del Mondo, Johannes Bø saluterà definitivamente il circuito: “Ad oggi ho un impegno con il CIO, ma sto cercando di spostare i miei impegni per poter essere presente. Sarei estremamente felice di esserci. Non posso garantirlo, ma è da mezzogiorno che cerco di organizzare tutto per spostare il mio programma in modo da potermi godere l’ultimo spettacolo che ha da offrirci a Oslo”.

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