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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – La Germania trionfa in casa nella staffetta femminile di Ruhpolding! Male l’Italia, 13esima

Foto Credits: Dmytro Yevenko

La Germania (Scherer, Grotian, Schneider, Preuss), grazie all’esperienza e alla classe di Preuss, si impone nella staffetta di Ruhpolding, dopo una gara equilibratissima e ricca di ribaltamenti, con molte nazioni che si sono giocate le posizioni che contano per tutta la durata della competizione. Secondo posto per una Norvegia (Knotten, Arnekleiv, Kirkeeide, Femsteinevik) consistente e precisa al tiro, mentre terzo posto in rimonta per la Francia (Botet, Michelon, Braisaz-Bouchet, Simon), condizionata da una prima frazione critica di Botet. Italia in difficoltà da subito e solo tredicesima.

A solo un paio d’ore di distanza dall’annuncio shock dell’addio a fine stagione di Johannes Thingnes Boe, va in scena la staffetta femminile 4×6 km a Ruhpolding. Venti nazioni al via, con grande favorita della vigilia è la nazionale francese, che deve però vedersela con la Svezia e le padrone di casa della Germania, sicuramente molto agguerrite. Attesa anche per la prestazione delle azzurre, alla ricerca di segnali positivi. Le condizioni meteo sono perfette, con sole e una pressoché totale assenza di vento.

Al lancio parte forte Magnusson con uno zero rapido a terra. Episodio particolare per Passler, che copre velocemente i primi 4 bersagli e pensava di aver chiuso anche l’ultimo e si stava già alzando per uscire dal poligono. Il suo è invece un errore e l’azzurra è costretta a rimettersi in posizione: in questo momento va un po’ in difficoltà e ha bisogno di 3 ricariche per coprire l’ultimo bersaglio, perdendo così diverso terreno. Fa peggio di lei però Botet, che addirittura entra nel giro di penalità. La Svezia rimane davanti dopo il tiro in piedi insieme alla Polonia di Sidorowicz, mentre purtroppo Passler nella foga di recuperare va in crisi ed è costretta a due giri di penalità. Inizio di gara terribile per l’Italia. Al cambio si presentano al comando Norvegia (Knotten), Svezia e Polonia, con Scherer un po’ in difficoltà per la Germania a quasi 30″, con Slovacchia, Lettonia e Bulgaria che si fanno vedere nei primi posti. L’Italia è già lontanissima, ultima a quasi 2′ di ritardo.

Halvarsson prende il comando del terzetto nella seconda frazione, mentre dietro un gruppo di nazioni insegue con 20″ di ritardo. Arnekleiv è l’unica delle atlete di testa pulita a terra e prende la vetta, davanti ad un eccellente Finlandia con Minkkinen. Terza la Svezia che ha usato due ricariche e quarta una sorprendente Lettonia con Bendika. Gira invece la Polonia di Zuk. Per l’Italia Wierer trova lo zero e prova quanto meno a limitare i danni e risalire qualche posizione. Lungo il percorso, dietro la Norvegia si forma un gruppone di 8 nazioni a circa 15″ di ritardo, guidate da Halvarsson. Da segnalare a questo punto della gara già ben 2 cadute per la Svizzera. Arnekleiv usa una ricarica in piedi e consente il rientro di Grotian e Minkinnen, molto rapide e precise, mentre la Svezia è a 30″ con 3 ricariche. Altro zero velocissimo per Wierer che sta dando il proprio meglio per tenere l’Italia ancora in corsa e in una posizione quanto meno rispettabile. Si arriva al secondo cambio quindi con un altro terzetto in testa, questa volta composto da Norvegia, Finlandia e Germania, mentre la Francia con Michelon è ancora a 1′ di ritardo e l’Italia a 1’45.

Comincia la terza frazione con Hanna Oeberg che prova a forzare per rientrare sul trio di testa, composto sulla carta da atlete di livello più basso. Leinamo porta la Finlandia incredibilmente in testa dopo il tiro a terra, mentre Hanna Oeberg deve usare due ricariche e quindi non riesce nell’aggancio. La Francia è ancora distante, ma in generale sono molte le nazioni in corsa per qualcosa di importante, con più di 10 squadre sotto il minuto di ritardo. Altro zero per l’Italia, che prova a risalire con Martina Trabucchi. In piedi Schneider fa impazzire il pubblico con un 5/5 che la porta da sola al comando, ma a soli 15″ sta arrivando la Svezia. Finisce il sogno finlandese con due giri di penalità per Leinamo, mentre rimangono a galla Svizzera, Slovacchia e una Francia in rimonta con Braisaz-Bouchet. Si salva con 3 ricariche Trabucchi, per un’Italia 14esima.

Al cambio la Svezia è rientrata sulla Germania e si prospetta quindi per l’ultima frazione un duello incandescente tra Preuss ed Elvira Oeberg, con la Norvegia (Femsteinevik) a fare da terzo incomodo e la Francia di Simon a 30″ di ritardo per cercare di sfruttare errori altrui. Il poligono a terra fa già la differenza, con Preuss che è rapida e precisa e vola al comando, mentre Femsteinevik usa due ricariche ed Elvira addirittura finisce nel giro di penalità. Terza passa quindi la Francia. Bene con lo zero Michela Carrara, ma l’Italia è ancora 14esima. Nel tiro in piedi Preuss è di ghiaccio e porta a casa uno zero rapido e il successo in casa per il suo team. Una ricarica per Femsteinevik che esce tallonata da Simon, protagonista di un ultimo poligono stellare. La francese nell’ultimo giro non riesce a riprendere la norvegese e deve accontentarsi del terzo posto finale, comunque impronosticabile dopo la prima frazione. Altro giro di penalità per l’Italia all’ultimo poligono per l’Italia che chiude con un mesto tredicesimo posto a più di 3′ dalla vetta.

Quarto posto per un’eccellente Svizzera, condizionata anche da delle cadute, mentre è solo quinta la Svezia, gravata da un giro di penalità. Da segnalare l’ottimo sesto posto dell’Austria e il settimo della Slovacchia, mentre la Finlandia termina ottava dopo 3/4 di gara da grande protagonista. Chiudono la top 10 Canada e Ucraina, entrambe senza giri di penalità.

Le azzurre terminano in un deludente tredicesimo posto. Poco da commentare sulla loro gara, pesantemente condizionata dalla disastrosa prima frazione di Passler, il cui episodio nel primo poligono si è rivelato poi il turning point negativo dell’intera prova italiana. Wierer ha fatto una buona prestazione con lo zero e ha anche recuperato secondi dalla vetta, così come convincente è stata la prestazione di Martina Trabucchi. Non benissimo invece il finale di Carrara, in difficoltà di nuovo in piedi, dove è stata costretta al giro di penalità.

Appuntamento a domani a Ruhpolding con le pursuit.

La classifica finale, TOP 6

  1. Germania 1h07’47.6 (0+4) (S. Scherer, S. Grotian, S. Schneider, F. Preuss)
  2. Norvegia +17.4 (0+10) (K. O. Knotten, J. Arnekleiv, M. Kirkeeide, R. Femsteinevik)
  3. Francia +25.8 (1+7) (P. Botet, O. Michelon, J. Braisaz-Bouchet, J. Simon)
  4. Svizzera +35.8 (0+8) (E. Gasparin, L. Haecki-Gross, A. Gasparin, A. Baserga)
  5. Svezia +1’06.8 (1+12) (A. Magnusson, E. Halvarsson, H. Oeberg, E. Oeberg)
  6. Austria +1’41.6 (0+5) (T. Steiner, A. Gandler, A. Juppe, L. T. Hauser)

13. Italia +3’59.0 (3+12) (R. Passler, D. Wierer, M. Trabucchi, M. Carrara)

Le classifiche complete QUI

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