Quando attorno alle 10.30 la Federazione Norvegese ha annunciato una conferenza stampa a sorpresa nella sala stampa di Ruhpolding, tutti si sono chiesti quali fossero le motivazioni. Una volta che, pochi minuti prima delle 12, Siegfried Mazet, allenatore della nazionale maschile, è entrato all’interno del media center della Chiemgau Arena, subito si è capito che evidentemente un elemento di punta della squadra norvegese avrebbe da lì a poco annunciato il ritiro.
Mazet è stato l’unico del team norvegese presente alla conferenza, al di là dei dirigenti della squadra nazionale, trattenendo a fatica le lacrime quando l’atleta con cui ha vinto tutto si commuoveva pronunciando le prime parole in norvegese.
Troppe le emozioni e i ricordi, i successi insieme, i momenti difficili, le risate, che con Johannes Thingnes Bø ha condiviso in questi anni, dal 2016. È stato una delle figure chiave della crescita di un grande talento diventato campione. Difficile, per Mazet, tenere tutto dentro senza esternare quanto sta provando.
«Questa mattina Johannes ha detto a tutti gli atleti e lo staff che voleva parlarci – racconta Mazet nel media center – dopo colazione lo ha fatto e mi ha messo ko. Allo stesso tempo ho capito al 200% che ha soltanto delle giuste motivazioni. Ma per me ora è difficile commentare qualsiasi cosa, so solo che per me la fine di una splendida storia». Si ferma, non riesce più a resistere e comincia a piangere. Vale più di mille parole.
