Norvegia dominante in tutte le frazioni della staffetta mista di Brezno-Osrblie. I norge non lasciano nessuna chance agli avversari e controllano la competizione dall’inizio alla fine, vincendo con un netto margine sulla concorrenza. Grande prova di squadra dell’Austria, che batte in volata una buona Italia per il secondo posto. Bel podio per gli azzurri, portati in alto soprattutto dal duo maschile Leonesio-Romanin, protagonista di un’ottima prova al poligono.
Il weekend di gare di IBU Cup nella località slovacca di Brezno-Osrblie si chiude con le staffette miste. Si comincia nella mattinata con la 4×6 km, che promette scintille tra Francia e Norvegia, con la prima favorita nella parte femminile, mentre la seconda superiore a livello maschile. L’Italia si presenta al via potenzialmente con il ruolo di terzo incomodo, vista anche l’assenza della Germania.
Ilaria Scattolo purtroppo comincia la prima frazione con tre ricariche al poligono a terra, che la mettono virtualmente all’ottavo posto, dopo un buon primo giro sugli sci. Al comando troviamo la vincitrice di ieri Johansen per la Norvegia, con una ricarica, seguita a breve distanza da Austria e Francia, mentre la Svezia entra nel giro di penalità. L’azzurra è brava a recuperare posizioni nella seconda tornata, ma deve usare un’altra ricarica in piedi e perde così altro terreno. Al cambio l’Italia è comunque quarta, ma già con un minuto di ritardo dalla Norvegia, sola in testa davanti ad Austria (Rothschopf) e Francia (Chauveua).
Nella seconda frazione Siri Skar prosegue l’ottimo inizio della compagna, è pulita a terra e conserva nettamente la vetta momentanea per la Norvegia, ampliando il margine su tutte le altre nazioni. Beatrice Trabucchi usa una ricarica al primo poligono, ma è molto rapida e rimane quarta senza perdere terreno dalle altre. La norvegese gestisce bene anche il tiro in piedi con una sola ricarica e conserva la leadership sull’Austria (Wagner) a 40″ di distacco e sull’Italia, che rimonta grazie ad uno splendido poligono di Trabucchi, mentre arriva il disastro per la giovane Galmace Paulin, che deve girare due volte e porta la
Francia al sesto posto. Al cambio la Norvegia ha 34″ su un’ottima Austria e 51″ su Italia e Svezia, mentre la Francia è a 1’45”.
Iniziano le frazioni maschili, con la Norvegia che sembra a questo punto irraggiungibile per il successo. Aspenes infatti dilata subito il margine sugli sci e rimane nettamente davanti anche dopo il primo poligono, nonostante due ricariche. Al secondo posto ecco gli azzurri a 42″, con un Iacopo Leonesio ancora una volta preciso al tiro. Aspenes rischia in piedi sbagliando tre colpi, ma salvandosi con le ricariche e ne approfitta ancora una volta Leonesio, che aveva perso sugli sci, ma trova ancora lo zero ed esce dal poligono secondo a 39″, mentre tutti gli altri sono oltre il minuto. Al cambio l’Italia è a 1′ di ritardo e saldamente al secondo posto, grazie all’ottima frazione del valdostano, un po’ in difficoltà sugli sci, ma comunque protagonista di un grande weekend di gare.
L’ultima frazione si apre con Frey che non vuole lasciare neanche le briciole agli avversari e con un rapido zero a terra toglie subito ogni speranza di rimonta da dietro. La lotta è quindi ormai per il secondo posto, con Nicola Romanin che purtroppo deve usare due ricariche e viene scavalcato da Francia (Lombardot) e Austria (Muellauer). Si forma così un terzetto che andrà a giocarsi le posizioni sul podio al tiro in piedi. Al decisivo poligono in piedi altro zero per Frey che porta alla vittoria la Norvegia, mentre dietro c’è il triello per il podio, con Romanin e Muellauer che usano una ricarica a testa e prendono così una dozzina di secondi di margine su Lombardot, costretto invece a due ricariche. Italia e Austria si giocano in volata il secondo posto, che va agli austriaci, mentre gli azzurri conquistano comunque un ottimo terzo posto, davanti alla Francia. Solo 7 nazioni concludono la prova a pieni giri.
Classifica finale
- Norvegia 1h02’43.2 (0+7) (M. K. Johansen, S. Skar, S. V. Aspenes, I. Frey)
- Austria +1’10.4 (0+10) (L. Rothschopf, L. Wagner, F. Muehlbacher, F. Muellauer)
- Italia +1’14.9 (0+8) (I. Scattolo, B. Trabucchi, I. Leonesio, N. Romanin)
- Francia +1’33.7 (2+9) (S. Chauveau, V. Galmace Paulin, G. Paturel, O. Lombardot)
- Ucraina +2’04.0 (0+9) (V. Dmytrenko, N. Bielkina, D. Nasyko, R. Tkalenko)
- Finlandia +2’05.7 (0+9) (H. Kuuttinen, S. Joronen, T. Harjula, O. Hiidensalo)
- Svezia +4’01.4 (4+15) (A. Lind, A. Hedstrom, J. Larsson, O. Ohlsson)
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