RUHPOLDING – È difficile trovare le parole giuste da usare quando la giornata è difficile come quella di oggi per la staffetta maschile azzurra, che ha chiuso la gara odierna al 18esimo posto. Cerca di farlo Lukas Hofer che, da veterano di lungo corso della squadra italiana, a Fondo Italia, intervistato dal nostro inviato nella Chiemgau Arena, Giorgio Capodaglio, prova a dar voce anche all’amarezza che comprensibilmente si prova quando le cose non vanno. “Tutti tengono molto a far bene quando c’è una gara a squadre, perché la staffetta ha un valore a giunto e dovrebbe confermare il valore di una squadra intera. Purtroppo oggi ha girato tutto un po’ male”.
Il biathleta del C.S. Carabinieri sottolinea che non è facile affrontare una situazione del genere perché, del resto, “sappiamo quanto valiamo e lo abbiamo fatto vedere lo scorso anno. Noi sappiamo cosa siamo in grado di fare, purtroppo oggi è capitata una giornata no un po’ a tutti, per cui adesso dobbiamo solo cercare di andare avanti”.
Si chiude un weekend duro per l’altoatesino che poteva essere un momento di svolta della stagione dopo le belle sensazioni ricevute in quel di Oberhof, e invece si è costretti a rincorrere a causa degli strascichi lasciati dal virus intestinale che ha colpito la squadra azzurra nella notte tra sabato e domenica scorsa. Ancora debilitato e senza potersi alimentare in maniera congrua allo sforzo, Hofer spiega anche come questo ha influenzato l’Individuale di mercoledì, quando due errori hanno pregiudicato il suo ingresso nella Mass Start di domenica.
“Purtroppo non mi sono ancora ripreso da quello che ci è successo ad Oberhof, quando ho passato tutta la notte in bagno e ancora oggi ne risento ancora, sto mangiando riso e pasta in bianco e si vede che le energie non ci sono purtroppo. Nell’Individuale ero fiducioso perché nei giorni scorsi ho tirato qualcosa come 300 colpi, sbagliando solo forse cinque colpi e purtroppo ho sono arrivati proprio in quel momento quei due errori, altrimenti c’era un piazzamento in top 10 importante per dopodomani (la Mass, ndr). Ho perso la concentrazione però al momento in pista è proprio dura, e questo mi rende un po’ triste perché ad Oberhof avevo ritrovato la fiducia e quello che so fare. Speriamo di uscirne presto e poter guardare avanti”.
Guardare avanti è fondamentale in vista soprattutto della prossima settimana quando l’Arena Alto Adige di Anterselva aprirà le porte alla carovana del biathlon e dove, oltre ai test preolimpici, ci saranno altre prove a squadre importanti in vista dei Mondiali. Per il 35enne di San Lorenzo di Sebato, ci spiega come si fa a voltare pagina dopo una delusione così grande. “In primis vado a fare le valigie e torno a casa dalla mia ragazza. Ho bisogno di staccare la mente e ricaricare un po’ ma poi chiaramente si torna in casa ad Anterselva e c’è sempre tanta voglia di rifarsi e di far bene lì”.