Primo podio in carriera, arrivato proprio a un mese dal Mondiale casalingo a Lenzerheide. Tempistica praticamente perfetta per Amy Baserga, capace di chiudere al terzo posto l’individuale a Ruhpolding, grazie a una prestazione perfetta al poligono.
Dopo l’ultima serie, uscendo dalla zona poligono, la svizzera ha iniziato vistosamente a ridere, esprimendo in modo così spontaneo la gioia per la sua prestazione. In mixed zone, Baserga ha raccontato a Fondo Italia il pensiero particolare che si nascondeva dietro quel sorriso: «Oggi volevo assolutamente non commettere errori, perché avevo scommesso un milky way con la mia allenatrice. Se avessi sparato perfettamente coprendo tutti i bersagli, allora avrei vinto un milky way (barretta di cioccolato con ripieno di nougat aromatizzato al malto e caramello, ndr) quindi dopo aver chiuso tutti i bersagli dell’ultima serie ho pensato a quella scommessa (ride, ndr). Diciamo che questa è la parte divertente. Quindi non ridevo per il podio ma per la scommessa».
Baserga ha quindi raccontato la sua gara da podio: «Quando ho capito di aver ottenuto il podio ho avuto delle fantastiche sensazioni. Il mio obiettivo era di sparare bene e sciare velocemente, che è sempre facile da dire (ride, ndr). Anche la passata settimana ho fatto delle belle prestazioni a Oberhof, mi sentivo davvero molto bene. Questa mattina ero molto concentrata ma anche un po’ stanca. Quindi volevo fare proprio questo: sparare bene. Alla fine, però, dopo ogni giro mi sono sentita sempre meglio. Non avevo mai provato delle sensazioni del genere durante una gara. Tutti i tecnici a bordopista che mi urlavano per avvertirmi che mi trovato in seconda posizione. Io chiedevo sempre se fossi abbastanza veloce e quanto avessi di vantaggio sulla terza, ben sapendo che avendo il numero 43 ero a circa metà gruppo. I tecnici mi urlavano sempre che il vantaggio era parecchio, ma in questo sport non si può mai essere tranquilli».
Un risultato reso ancora più speciale dalla prospettiva dell’evento iridato che partirà, proprio in Svizzera, tra meno di un mese: «È fantastico avere un Mondiale da noi in Svizzera e poter mostrare ad amici e parenti cos’è il biathlon, mostrare delle emozioni fantastiche come quelle di oggi. Sta arrivando e, anche se non dovesse arrivare un podio, sarò in ogni caso bello. È una grandissima cosa avere questo Mondiale a casa».