“Adesso, l’importante è ritrovare me stesso”. Il risultato è importante, ma oggi, prima di tutto, per Didier Bionaz è fondamentale ritrovare fiducia in sé stesso e soprattutto nel suo tiro, in particolare nelle serie in piedi. Il valdostano del CS Esercito ha perso certezze nelle prime uscite stagionali, ma non ha mai smesso di crederci e lavora duramente su base quotidiana assieme a tutto lo staff tecnico per cambiare il trend negativo, aggirare l’ostacolo e tornare sulla bella strada che lo ha visto protagonista lo scorso anno.
Nell’individuale di Ruhpolding, quindi, per Bionaz non era importante solo il risultato, quanto trovare segnali positivi, dei miglioramenti, qualcosa che gli dimostrasse che forse il vento sta cambiando e che finalmente si ricomincia a scollinare, dopo tanta fatica.
«Di sicuro non è arrivato il risultato che avrei voluto – ha ammesso il valdostano a Fondo Italia – ma comunque si sa che quello di Ruhpolding è un contesto di gara abbastanza difficile, nel senso che bisogna fare davvero una grande prestazione sia in pista che al poligono, per ottenere risultato. Qui solitamente si fanno pochi errori, quindi quattro penalità sono troppe. Devo però anche ammettere che ho avuto sensazioni migliori rispetto a Oberhof e alle tappe precedenti. Peccato per i due errori nella prima serie in piedi, perché avevo un’ottima sensazione, ma credo che i colpi non siano andati lontani, specie uno dei due».
Bionaz ha quindi apertamente parlato del momento buio che spera di mettersi presto alle spalle. «Stiamo lavorando per fare dei passi avanti. Non è facile uscire dai momenti difficili. Ammetto che ero in una fase nera, ma ne stiamo uscendo un po’ alla volta con il lavoro, grazie a quanto stanno facendo tecnici e staff. Ero in un momento di crisi in cui facevo fatica a sparare. È difficile, ma stiamo lavorando per uscirne ed oggi ho già avuto qualche risposta positiva».
Durante le giornate di allenamento lo staff tecnico si mette tanto a sua disposizione, si nota quanto tutti cerchino di aiutarlo, lo incoraggino, mentre provano anche a trovare delle soluzioni per cambiare le cose. Bionaz ascolta, lavora, si impegna al massimo, lotta anche contro sé stesso, pur di tornare sulla giusta strada: «Devo ringraziare gli allenatori, perché sicuramente riconoscono l’impegno assoluto che ci sto mettendo. Da dicembre a oggi non ho mai mollato, lavorando sempre tantissimo perché ci tengo tanto al biathlon, mi impegno molto per ottenere risultati. Gli allenatori lo vedono e contraccambiano con altrettanto impegno. Riconoscono anche il mio valore e il mio livello, a volte sono proprio loro a ricordarmi che valgo molto più di quanto ho fatto vedere fino adesso. Devo solo ringraziarli».
Il valdostano ha ben chiare le idee: «Per uscirne definitivamente servirebbero un paio di belle gare. Continuiamo a lavorare e vediamo cosa arriva. Sono felice anche delle sensazioni positive avute in pista, specie dopo il malanno che ha debilitato un po’ alcuni elementi della squadra, tra cui me. Non pensavo di sentirmi così bene e secondo me ho ancora un bel margine in pista. Oggi sono stato fortunato a trovare il treno di Tarjei, che mi ha dato una mano negli ultimi due giri. Se guardo la prestazione secca e non il risultato, sicuramente ci sono tanti punti positivi. Adesso l’importante è riuscire a ritrovare me stesso».