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Biathlon , Interviste

Soerum a Fondo Italia: “Oggi volevo dimostrare tutta la mia passione per il biathlon, nell’ultimo giro ho iniziato a piangere”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

RUHPOLDING – Alla fine è anche per Vebjoern Soerum è arrivato il successo in Coppa del Mondo, nello stesso format con cui aveva debuttato nel circuito maggiore un paio di anni fa in quel di Oestersund (sebbene con un risultato ben lontano da quello odierno) e con fortune alterne come sempre accade per gli atleti della squadra B norvegese. Oggi però, complice qualche errore di troppo tra l’élite, Soerum ha risposto presente e ha portato a casa un risultato che rincorreva dall’inizio della stagione.
Intervistato dall’inviato in Baviera di Fondo Italia, Giorgio Capodaglio, questa è stata la sua reazione a caldo al risultato odierno di fronte al caldo pubblico della Chiemgau Arena.

“È stata una gara fantastica, sono stato già molto vicino alla vittoria quest’anno, credo di star dimostrando un buon livello ma mi mancava ancora un risultato top, e oggi ho fatto la gara perfetta con un 20/20. In realtà sugli sci non mi sentivo al meglio, ma è stato abbastanza e poi nell’ultimo giro sapevo di avere la vittoria in pugno ed è stato meraviglioso. Anche mio padre è qui quindi è incredibile!”

Un ultimo poligono al cardiopalma per il norvegese, con la consapevolezza di star giocandosi il miglior risultato della carriera, la prima vittoria in Coppa del Mondo. “Sapevo di avere una buona posizione e di essere al comando. Volevo essere concentrato nel momento e dimostrare tutta la mia passione per il biathlon, e quindi oggi ho cercato di essere perfetto ad ogni colpo” Grazie ai quattro zeri, Soerum può mettere in cascina una vittoria che significa molto, non solo perché potrebbe consegnargli un pettorale per i Mondiali – sebbene sono già 6 i norvegesi con una vittoria in Coppa del Mondo in questo momento – ma anche per il suo percorso dalla Nazionale B alla Coppa del Mondo, tenuto conto dell’ambiente estremamente competitivo che la nazionale scandinava offre ai biatleti. “Ho iniziato a piangere nell’ultimo giro” confessa il 26enne “ho dovuto ricompormi e spingere fino alla linea del traguardo”

Non poteva non approfittare di averlo ai nostri microfoni per chiedergli un pensiero su Tommaso Giacomel. L’azzurro infatti è molto vicino al norvegese, con cui si conoscono dalle categorie inferiori. I due condividono, stando alle parole del biathleta di Lunner, lo stesso interesse per tutto ciò che riguarda il training. “Tommaso è uno dei miei migliori amici nel biathlon, è davvero ragazzo gentile ed è sempre molto curioso quando si tratta degli allenamenti e io come lui, ne discutiamo di tanto in tanto e spero che in futuro potremo fare dei raduni insieme” E anche qualche podio insieme? “Certo, ma quello non si discute. Succederà”

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