Nell’individuale di Ruhpolding arriva il primo podio stagionale e la prima vittoria in carriera per uno dei norvegesi rivelazione della stagione, ovvero Verbjorn Sørum (0+0+0+0). Sul podio anche altri due outsider di lusso come Emilien Claude (0+0+0+0), al primo podio di sempre in Coppa del Mondo, e il lettone Andrejs Rastorgujevs (0+1+0+0). Quarta piazza per Niklas Hartweg (0+0+1+0) e quinta posizione per il ceco Vitezslav Hornig (0+0+0+0); oggi giornata di gloria per tanti atleti poco pronosticabili. Johannes Thingnes Boe si rialza dopo il terzo poligono e chiude in 79ma posizione. Ancora qualche errore di troppo per gli italiani, che piazzano come miglior atleta al traguardo Tommaso Giacomel (2+0+0+1) in una discreta 21ma posizione.
Ci troviamo nella Chiemgau Arena di Ruhpolding, inamovibile tappa del biathlon mondiale che va in scena come di consueto a metà gennaio. I 104 atleti al via dell’individuale di 20 km odierna si sono ritrovati a gareggiare in condizioni non troppo proibitive, con un vento tutto sommato regolare sui 2 km/h e un’umidità un po’ alta, attorno al 92%.
Dopo aver destato un’ottima impressione in varie occasioni, senza però essere riuscito a salire sul podio, arriva il primo acuto stagionale e la prima vittoria in carriera per Vebjorn Sørum, perfetto quest’oggi nel bilanciare al meglio le componenti di tiro (100% di precisione) e di parte sciata, infliggendo un distacco di 52.1’’ al secondo classificato. Con la sua vittoria, la Norvegia in questa prima parte di stagione ha già piazzato sei diversi atleti sul gradino più alto del podio. Anche quest’oggi troviamo un francese sul podio, probabilmente il meno atteso del sestetto, ovvero Emilien Claude, che si allena con la squadra B francese con l’allenatore Louis Deschamps, compagno dell’ex biathleta azzurra Federica Sanfilippo. Claude è il quinto francese a salire sul podio in queste tappe di Coppa del Mondo; si tratta di una profondità di questi due movimenti (norvegese e francese) che lascia davvero attoniti e suscita una grande ammirazione. Terza posizione per uno degli atleti più maturi in pista, il lettone Andrejs Rastorgujevs che, al contrario dei primi due, ha anche commesso un errore al tiro, segno che la forma sugli sci è davvero quella dei giorni migliori; per lui si tratta del terzo podio in carriera nel massimo circuito del biathlon.
Ottima individuale, nonostante un po’ di rammarico per il podio mancato, per lo svizzero Niklas Hartweg, uno dei “giovani” maggiormente in rampa di lancio e che nel format vanta un podio conquistato addirittura nel 2023. Sorprendente la quinta piazza del ceco Vitezslav Hornig, capace di trovare un 20 su 20 al tiro che nella gara individuale ha una valenza molto pesante. Lo testimoniano anche il settimo posto di Otto Invenius e il nono dell’austriaco David Komatz; la verità è che, complici prestazioni sottotono di molti nomi di peso, la gara precisa quest’oggi ha avuto un’importanza davvero rilevante. Tra i big, uno dei pochi a salvare un posto nella top 10 è lo svedese Sebastian Samuelsson, che ottiene un 6° posto che lo mantiene nelle parti altissime della classifica generale.
Gli italiani quest’oggi non riescono a compiere l’auspicato passo in avanti al poligono, che continua a precludere risultati importanti; in realtà le percentuali sono mediamente alte, ma il livello globale è molto alto e la gara odierna è stata molto precisa: Tommaso Giacomel rimette in piedi una prova partita male con due errori a terra al primo poligono; il ventiquattrenne trentino mantiene i nervi saldi nelle serie successive e termina con un buon 85% al tiro in 21ma posizione. Lukas Hofer fa sognare fino al quarto poligono, ma nell’ultima serie incappa in due errori consecutivi che gli fanno perdere una top 10 non impossibile da cogliere; alla fine il carabiniere altoatesino si piazza in 34ma posizione. Di poco fuori dalla zona punti, racchiusi in poco meno di 30’’, troviamo Didier Bionaz (46° con 4 errori) a precedere Daniele Cappellari (50° con 2 errori) ed Elia Zeni (52° con due errori nel terzo poligono). Patrick Braunhofer chiude in 56ma posizione con due errori al poligono.
Come anticipato, gara da dimenticare per il fuoriclasse Johannes Thingnes Boe, che si rialza dopo il terzo poligono, quando aveva già commesso 5 errori, ma conclude la prova con una quarta serie fantasmagorica; tuttavia, gara decisamente negativa che porta in dote una 85ma posizione. Tuttavia, il più immediato avversario nella classifica generale, Sturla Holm Lægreid, non approfitta fino in fondo del passaggio a vuoto del connazionale e si piazza in 16ma posizione con due errori al tiro.
CLASSIFICA FINALE (TOP 10)
1. V. Sørum (NOR) 47:30.0 (0+0+0+0)
2. E. Claude (FRA) + 52.1 (0+0+0+0)
3. A. Rastorgujevs (LAT) + 56.8 (0+1+0+0)
4. N. Hartweg (SUI) + 1:20.5 (0+0+1+0)
5. V. Hornig (CZE) + 1:31.1 (0+0+0+0)
6. S. Samuelsson (SWE) + 1:42.0 (0+1+0+1)
7. O. Invenius (FIN) + 1:43.2 (0+0+0+0)
8. J. Dale-Skjevdal (NOR) 1:51.0 (2+0+0+0)
9. D. Komatz (AUT) + 1:58.8 (0+0+0+0)
10. J. Burkhalter (SUI) + 2:00.4 (0+1+0+0)
Gli italiani in gara
21. T. Giacomel + 2:40.7 (2+0+0+1)
34. L. Hofer + 3:46.1 (0+0+0+2)
46. D. Bionaz + 4:35.1 (1+2+1+0)
50. D. Cappellari + 4:55.3 (1+1+0+0)
52. E. Zeni + 4:57.8 (0+0+2+0)
56. P. Braunhofer + 5:20.7 (0+1+0+1)