RUKA – “Sono orgogliosa di me”. Ha ragione di esserlo Caterina Ganz, che nella sprint in classico di Ruka ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera in questo format, dove non era mai andata meglio di un diciottesimo posto, ottenuto però in Val di Fiemme al Tour de Ski, ed eguagliando la sua miglior posizione assoluta in una sprint, arrivata a skating a Davos nel 2021.
Un piazzamento ottenuto dopo una qualificazione in scioltezza e il terzo posto nella sua batteria, con Dahqlvist e Rydzek entrambe finaliste, nella quale era stata costretta anche a spendere energie per recuperare un buco a inizio gara.
«Oggi sono orgogliosa di me – ha affermato Ganz a Fondo Italia nella mixed zone di Ruka – nel tratto in discesa ho rischiato di uscire di pista, perché all’interno c’era la ceca Antosova, che è andata larga, così ho rischiato essendo al suo esterno. Ho perso il gruppo ma non ho mollato e sono tornata sotto. Mi sono piaciuta per questa prestazione. All’arrivo mi sono anche emozionata, perché pur non essendo entrata in semifinale, ho avuto delle belle sensazioni ed ero fiera di me, di come ho gestito la gara».
In particolare, Ganz ha fatto molto bene nell’ultima parte di gara, facendo anche le scelte giuste: «Ne avevo parlato con Markus (Cramer, ndr) prima della gara, sapevo come gestire al meglio la salita finale. Finalmente sono riuscita a fare in una sprint tutto ciò che avevo in testa alla vigilia. Ho anticipato nel modo giusto, gestito, mi sono sembra messa nella posizione dove volevo. Per questo sono stata davvero felice all’arrivo».
Mentre preparava la sua gara, Ganz aveva visto al maxi schermo la brutta caduta di Svahn, proprio nella curva dove ha poi rischiato anche lei. La fassana ha ammesso: «Prima di me, vi era stato quel volo di Svahn nel bosco. Quando accade un po’ ci pensi e fatalità proprio lì Antosova è andata larga e io per evitarla ho dovuto fare più strada. Sono però felice di come ho reagito, spingendo e andando a tutta».
