RUKA – Può essere soddisfatto quest’oggi Michael Hellweger che ha rotto il ghiaccio in questa nuova stagione di Coppa del Mondo, alla sua “prima” assoluta in quel di Ruka. Centrare la qualificazione e non tirarsi indietro nel combattere per conquistare l’accesso in semifinale non è cosa da poco in terra finlandese e l’alto atesino, incontrato da Fondo Italia al termine della gara, lo sa benissimo.
“Sono molto contento per la giornata di oggi, mi sentivo molto bene. Ieri ho pensato un po’ a cosa avrei potuto aspettarmi dalle qualifiche di oggi e devo ammettere che sono andato molto forte. Quello che potevo fare l’ho fatto e dopo nei quarti avrei potuto fare qualcosa in più in termine di piazzamento però con un arrivo così lungo per me è difficile. Mi è mancata la velocità sul finale però è un po’ la mia caratteristica e un tracciato con una salita lunga e poi la volata non è proprio per me però sono molto contento di essermi comunque giocato il posto nella semifinale”
Un’ottima sprint quella che lo sprinter 28enne ha realizzato oggi si si pensa al contesto di gara che in Finlandia è, un po’ come accade anche a Drammen in Norvegia, sempre molto complesso e dove già superare lo scoglio della qualificazione non è una pratica scontata, in particolar modo considerando che la tecnica classica non è quella in cui l’atleta del CS Carabinieri si esprime al meglio.
“Oggi passare dalla qualifica alle batterie era l’obiettivo e ci sono riuscito” ha confermato Hellweger “Come già detto sono molto contento perché il livello nella prima gara è veramente alto, e poi era anche in classico.”
Dalla prossima settimana a Lillehammer, però, si volta pagina e la sprint verrà disputata a skating, format più congeniale per il carabiniere della Val Sarentino che guarda positivamente alle prossime gare, consapevole del suo ottimo stato di forma.
“Finalmente si inizia anche con la sprint a skating, mio format preferito. E a quel punto, se vado così anche in classico, posso sicuramente aspettarmi qualcosa”
Queste belle prestazioni però non arrivano solo grazie ad una buona forma fisica: dietro a un singolo atleta, c’è anche un gruppo affiatato che si supporta in pista e fuori, come dimostrato da Federico Pellegrino, le cui urla di incitamento verso il compagno di squadra, hanno riecheggiato nell’arena di Ruka sul finale della batteria dell’altoatesino.
“Abbiamo formato una grande squadra, ognuno tifa per gli altri e mi fa piacere che riusciamo a supportarci a vicenda. Chicco in particolare (Federico Pellegrino, ndr) negli ultimi anni è stato un grande aiuto per me perché mi ha dato sempre degli ottimi consigli e mi ha veramente aiutato a fare un passo avanti nel mio livello”