Dopo la vittoria del Tour de Ski, Therese Johaug, non era ancora sicura del programma che avrebbe portato avanti per il mese e mezzo che la separava dal Campionato del Mondo di Trondheim, il suo grande vero obiettivo stagionale, nonché il motivo che l’ha spinta a ritornare all’agonismo. Durante la tournèe italiana sembrava concreta la possibilità di un raduno in altura all’Alpe di Siusi: “L’altitudine è stata una ricetta per il successo molte volte, devo pensarci” – aveva dichiarato la 36enne scandinava.
A poco più di una settimana dalla tappa conclusiva dell’Alpe del Cermis, la norvegese sembra aver chiarito ogni suo dubbio. Come rivelato alla testata VG dall’allenatore della squadra nazionale Pål Gunnar Mikkelsplass, da qui alla rassegna iridata Johaug continuerà la preparazione in patria: “In questi giorni si è allenata a casa. Sembra aver recuperato bene dalle fatiche del Tour de Ski e sabato correrà lo skiathlon ai Campionati nazionali di Gaasbu. Poi si trasferirà ad Oslo per qualche giorno di allenamento e in seguito si preparerà a Sjusjøen dove ha una sua baita e potrà stare tranquilla. Prima del Mondiale farà il raduno con la nazionale a Mosetertoppen”.
Niente ritiro in altura quindi per la Campionessa norvegese e sulla questione Mikkelsplass ha aggiunto: “Nell’ultimo anno Therese non si è allenata tanto in quota come fatto in passato e farlo ora potrebbe essere un rischio, con vantaggi ma anche svantaggi. Abbiamo scelto la sicurezza di svolgere un programma a casa, in un ambiente familiare. Nella prima parte della stagione abbiamo viaggiato molto. È stata una valutazione generale e la scelta si è basata molto su questo”.
Il tecnico scandinavo ha infine sottolineato quanto peso abbia avuto la vittoria in Italia della scorsa settimana per il prosieguo della preparazione di Johaug tra gennaio e febbraio: “La scelta di fare il Tour de Ski è stata intelligente perché si è sentita sempre più forte, gara dopo gara. Di sicuro ne è uscita più in forma e più consapevole della bontà della sua condizione. Da questi risultati ha capito che quanto fatto finora era positivo e che continuare ad allenarsi in tranquillità in Norvegia era la cosa migliore da fare”.