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Biathlon – Pidruchnyi sfreccia, la Norvegia lo sostiene: la bandiera dell’Ucraina sventola sul podio di Oberhof

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Non solo uno scontro totale tra Francia e Norvegia, le prime due giornate di gara nella tappa di Coppa del Mondo a Oberhof hanno contribuito a mettere in risalto, al maschile, un atleta dal palmarès ben meno blasonato. Dmytro Pidruchnyi sfreccia sulle piste della Thüringen Arena am Rennsteig di Oberhof, dove per lui sono arrivati un 4° e un 6° posto, risultati decisamente degni di nota. Per la compagine norvegese, che ha condiviso con Pidruchnyi (e i francesi) le due flower ceremony di sprint e pursuit è stata l’occasione per mettere in scena un bellissimo gesto di solidarietà e amicizia nei confronti dell’ucraino e della sua nazione.

Al momento della premiazione della sprint, infatti, non sono passati inosservati alcuni scatti che ritraggono Martin Uldal e Sturla Holm Lægreid in compagnia di Pidruchnyi, con la bandiera dell’Ucraina ben in vista e un sorriso che dice molto del clima di solidarietà che lega gli atleti in questione e che spesso contraddistingue il mondo del biathlon. Un gesto immortalato anche dai canali social dell’IBU, dove è comparso un video dell’episodio corredato con la la frase: “Non c’è niente come la solidarietà tra gli atleti”. La scena si è riproposta ieri nella pursuit di Oberhof, quando al momento della flower ceremony Lægreid ha voluto portare con sé sul podio la bandiera ucraina di Pidruchnyi, impugnata anche dai fratelli Johannes e Tarjei Bø con grande partecipazione emotiva (in foto a inizio articolo).

Foto Credits: Dmytro Yevenko

“Sappiamo tutti cosa sta succedendo in Ucraina, nel conflitto con la Russia. Vogliamo quindi dimostrare il nostro sostegno a Pidruchnyj e al resto del popolo ucraino”, ha ammesso lo stesso Lægreid ai microfoni di NRK nel post gara. Pronta la risposta dell’ucraino, che ha voluto ringraziare i colleghi norvegesi per il bel gesto: “Non ho parole. È così importante che i ragazzi dicano che vogliono tenere la bandiera con me. Voglio ringraziare loro e tutta la Norvegia per il loro sostegno”.

Un bel gesto nei confronti dell’atleta ucraino – originario di Ternopil, nell’estremo ovest del paese – che è toccato da vicino dalle vicende legate alla guerra che coinvolge Russia e Ucraina. Aveva infatti fatto scalpore la vicenda che durante i Mondiali 2024 di Nove Mesto aveva visto Pidruchnyi protagonista di un triste lutto proprio a poche ore dall’inizio della staffetta mista di apertura dei Campionati, venendo a conoscenza della scomparsa di un amico proprio sul fronte. Se a questo si aggiunge che nel 2022 – a poche settimane dall’inizio del conflitto – Pidruchnyi aveva condiviso alcuni scatti in divisa militare, a testimonianza della sua effettiva partecipazione alla guerra, si comprende quanto valore possano avere per l’ucraino anche dei semplici gesti di solidarietà da arte degli amici-rivali.

Il biathlon – come lo sport in generale – è condivisione, amicizia e fratellanza. E quest’ultimo episodio ne è l’ennesima dimostrazione.

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