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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Jeanmonnot si impone nell’inseguimento di Oberhof; rimonta clamorosa e podio Elvira Oeberg (3a). Wierer chiude 16ma

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Una lucidissima Lou Jeanmonnot vince con grande autorità l’inseguimento di Oberhof, uno dei suoi format prediletti, partendo con il pettorale 7. La talentuosa norvegese Maren Kirkeeide conferma il secondo posto della sprint con una gara molto ben gestita. Ma il podio di Elvira Oeberg ha dei connotati leggendari: la svedese recupera 34 posizioni e si piazza in 3a posizione, suo primo podio in carriera in questa località. Miglior risultato in carriera per Oceane Michelon (4a). Pasticciano alcune big come Braisaz, Simon e Preuss. Dorothea Wierer conclude la sua prova con una buona 16ma posizione, di poco davanti a una convincente Michela Carrara(19ma). 

Terza vittoria francese in altrettante gare qui a Oberhof, quest’oggi davvero gremita di pubblico: a imporsi nella pursuit femminile di oggi è Lou Jeanmonnot, la francese che fa della solidità e dell’equilibro la propria nota distintiva. Per lei arriva quest’oggi la settima vittoria in carriera, la quarta in un inseguimento; inoltre, primo podio raggiunto nella località tedesca. Con questo risultato e con i 90 punti in dotazione, la francese recupera molto nella Classifica Generale di Coppa, dove occupava già saldamente la seconda piazza.

Da rimarcare il bel “back to back” sul podio della giovane Maren Kirkeeide, che riesce a confermarsi al secondo posto in una gara molto difficile, caratterizzata da vento ballerino e un po’ a folate, oltre che dal freddo. Due podi consecutivi che la proiettano tra le intoccabili della squadra Norge per le prossime tappe di World Cup. Mostruoso terzo posto per la svedese Elvira Oeberg, partita quest’oggi con il 37 pettorale a più di due minuti dalla leader Paula Potet (oggi sprofondata in 14ma posizione). Come anticipato per la minore delle sorelle Oeberg si tratta del primo podio di sempre sulla pista di Oberhof, località che le si addice molto per la durezza del tracciato; terzo posto importante perché le consente di non perdere terreno in classifica generale. Ancora grande Francia con il quarto posto di un’altra giovanissima, Oceane Michelon, che termina davanti ad altre due nuove leve del biathlon mondiale, ovvero Selina Grotian 5a e Jeanne Richard 6a

Chiudono la top 10 due francesi molto deluse per la loro prestazione odierna: Justine Braisaz Bouchet, e soprattutto una Julia Simon che fino all’ultimo poligono era in lotta quantomeno per il podio. Tuttavia, in quella situazione, Simon ha completamente spento la luce e ha mancato quattro bersagli di fila; appena terminata la gara, l’abbiamo vista davvero molto affranta, al punto da rifiutare anche i tentativi di consolarla da parte di uno dei tecnici francesi. Sarà sicuramente arrabbiata e delusa anche la leader di Coppa, Franziska Preuss, quest’oggi mai davvero in gara nonostante un pettorale (il 28) che poteva comunque consentirle un buon recupero. Termina al 20° posto, con tre errori e un distacco di 1:51.3.

Nel complesso la prova delle italiane si può definire positiva: Dorothea Wierer è stata autrice di una splendida prima parte di gara, con due serie a terra precise e rapide come sua prerogativa. In piedi ha un po’ pagato dazio, soprattutto a causa di due errori nel poligono finale. Per la campionessa altoatesina arriva comunque un 16° posto, indice di solidità. La stessa solidità che oggi dobbiamo riconoscere anche a Michela Carrara, giunta 19ma, poco dietro la compagna di squadra: per la ventisettenne valdostana arriva una bella conferma dopo la sprint di ieri e in particolare convince la sua prestazione nei poligoni in piedi, dove ha trovato un inedito 10 su 10. 

Terminano in zona punti anche le altre due italiane, anch’esse valdostane, che hanno recuperato un po’ di posizioni: Martina Trabucchi chiude al 34° posto e ottiene il suo quarto risultato in zona punti su sole sette gare totali in Coppa; indicazioni molto positive per lei, così come per Samuela Comola, che partiva molto indietro e nonostante i tre errori odierni, riesce a terminare in 38ma posizione. Nonostante manchino all’appello tre atlete di spessore (Vittozzi, Auchentaller, Passler), il team Italia riesce comunque a difendersi più che egregiamente, indice di un livello medio che si sta alzando. 

CRONACA DELLA GARA

Al primo poligono Paula Botet amministra con una bella seria a terra, rapida e precisa. Da dietro si difende Kirkeeide (2a a + 41.3), mentre Braisaz come al solito litiga un po’ con la serie a terra, ma si salva con un solo errore. Julia Simon (partita con il 12) esce dal poligono addirittura in terza posizione. Cinque francesi ai primi sette posti. Bene Wierer che trova lo 0 ed esce in 13ma posizione, Carrara ne manca solo uno, in una finestra di vento davvero molto strana con tutti i bersagli che tendevano a finire alti. Due errori per Martina Trabucchi, uno per Samuela Comola che invece avevano la tendenza a finire basse.  

Secondo poligono a terra infausto per Botet, che manca due bersagli e quindi riapre la gara. Kirkeeide due errori, Braisaz ne manca tre; invece Julia Simon porta tutte a scuola ed esce in testa a metà inseguimento, di poco davanti a Botet. Terza posizione per Richard, precisa fino a questo momento, a precedere Lou Jeanmonnot; autentico dominio della nazionale transalpina. Wierer trova ancora tutti i bersagli a terra e si porta in 8a posizione. Attenzione alla rimonta di Elvira Oeberg, 15ma a poco più di un minuto. 

Arrivano le serie in piedi, il vero momento chiave della gara: Simon butta via la gara incappando in quattro errori, Potet gira una sola volta come Richard. Lou Jeanmonnot trova lo zero e si porta in testaMilena Todorova è in agguato a 11.3’’. Wierer ne sbaglia uno in piedi. Trova un altro 5 su 5 clamoroso anche Elvira Oeberg, che esce al 6° posto dal poligono; ricordiamo che era partita con 2’21’’ da Paula Botet. Gran bello zero in piedi per Carrara, Trabucchi e Comola! 

È il momento della verità: Jeanmonnot entra in solitaria al poligono, non si prende rischi inutili (a parte un brivido sull’ultimo bersaglio che si chiude per millimetri) e si invola verso la vittoria. Elvira Oeberg manca un bersaglio, mentre Maren Kirkeeide mette in ghiaccio il suo secondo posto. Todorova esce in 3a posizione, ma Grotian trova una serie perfetta e la tallona. Da dietro ci sono tantissime atlete che possono lottare per la terza piazza. Wierer manca due bersagli in piedi e perde importante posizioni. Altro zero in piedi per Michela Carrara

Lou Jeanmonnot amministra nell’ultimo giro e taglia il traguardo in prima posizione con un vantaggio rassicurante. Dietro Maren Kirkeeide riesce a difendersi dal tentativo di rimonta di Elvira Oeberg, che raggiunge questo podio davvero insperato alla vigilia. 

CLASSIFICA FINALE (TOP 10)

1. L. Jeanmonnot (FRA) 31:14.9 (1+0+0+0) 

2. M. Kirkeeide (NOR) + 18.1 (0+2+0+0)

3. E. Oeberg (SWE) + 26.2 (0+0+0+1)

4. O. Michelon (FRA) + 28.9 (0+1+0+1)

5. S. Grotian (GER) + 33.6 1+0+1+0)

6. J. Richard (FRA) + 33.7 (0+0+1+1)

7. M. Todorova (BUL) + 34.5 (1+0+0+1)

8. S. Minkkinen (FIN) + 39.9 (0+2+0+0)

9. J. Braisaz-Bouchet (FRA) + 57.0 (1+3+0+0)

10. J. Simon (FRA) + 1:09.7 (0+0+1+4)

Le italiane in gara

16. D. Wierer + 1:31.1 (0+0+1+2)

19. M. Carrara + 1:44.3 (1+2+0+0)

34. M. Trabucchi + 3:57.0 (2+1+0+0)

38. S. Comola + 4:25.0 (1+1+0+1)

 

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