Il francese Quentin Fillon Maillet (0+0) si impone nettamente nella sprint di Oberhof. Grande festa per la Francia, che monopolizza i gradini del podio grazie a Fabien Claude (0+0) e ad Emilien Jacquelin (0+1). La Norvegia è clamorosamente fuori dal podio e ha in Martin Uldal (5°) il suo miglior alfiere al traguardo, mentre la Germania incappa in una pessima giornata nella sprint di casa. Gli italiani faticano tanto al poligono, soprattutto in piedi, e finiscono nelle retrovie: il migliore è Lukas Hofer (0+2) in 26ma posizione.
In una Oberhof imbiancata e con condizioni meno proibitive di quelle trovate ieri nella sprint femminile, la sprint odierna viene vinta da un superlativo Quentin Fillon Maillet, uno dei pochi atleti di vertice a trovare il 100% al poligono, abbinando anche il terzo tempo di giornata sugli sci. Una sintesi perfetta che non ha consentito agli avversari di attaccare la sua prima posizione, nonché la diciassettesima vittoria in carriera; una vittoria che mancava addirittura dalla sprint di Otepää del 10 marzo 2022. Come già accennato, oggi è tripudio in casa Francia: ottengono una storica tripletta piazzando al 2° posto Fabien Claude (0+0, + 14.9’’), al quinto podio in carriera, e un ottimo Emilien Jacquelin (0+1) al terzo posto, staccato di 22.1’’, nonostante un errore in piedi; per lui si tratta di un podio molto importante, perché gli permette di guadagnare punti preziosi in Classifica Generale sul norvegese Johannes Thingnes Boe (0+3), quest’oggi troppo impreciso al tiro, come testimonia il suo 13° posto finale.
Gran bella quarta piazza, un po’ a sorpresa, del veterano ucraino Dmytro Pidruchnyi (0+0) che inizia sempre a salire di colpi quando si avvicinano gli appuntamenti che contano. L’ucraino si prende la soddisfazione di battere per pochi decimi due Norge di punta come Martin Uldal (0+1) e Sturla Holm Lægreid (0+1), che ha da recriminare per l’errore sull’ultimo bersaglio in piedi, mentre sembrava davvero in controllo della situazione. Significativo settimo posto per lo svizzero Niklas Hartweg (0+1), che non ha preso parte alla tappa di Le Grand Bornand per alcuni problemi di salute.
Chiudono la top 10 di giornata l’ennesimo francese, Emilien Claude (8°), al miglior risultato in carriera. Nona piazza per l’americano Campbell Wright, uno degli atleti maggiormente cresciuti in questo primo scorcio di stagione, a precedere un ex pettorale giallo delle prime tappe, ovvero Eric Perrot.
Oggi la prestazione degli italiani è stata abbastanza al di sotto delle aspettative: il migliore azzurro al traguardo è stato un Lukas Hofer (0+2) che ha vanificato con due errori in piedi una prestazione che sembrava davvero promettente. In carabiniere altoatesino si è comunque ben difeso sugli sci, così come Tommaso Giacomel (1+3), penalizzato da una serie in piedi da dimenticare causata da un momento di forte vento; ciononostante, il trentino di Imer entra in zona punti (39°), proprio davanti al compagno di squadra Patrick Braunhofer (0+0), autore di un 100% al tiro non scontato quest’oggi. Più che discreta anche la 42ma posizione di Elia Zeni (1+0), che finalmente riesce a trovare una gara solida in entrambe le componenti di gara. Didier Bionaz (0+3) fatica troppo al poligono, ne manca tre in piedi e deve dire addio alle speranze di entrare a punti; lo rivedremo però nell’inseguimento con il suo 53° posto. Non troveremo al via domani l’esordiente Marco Barale (2+1), partito con un piglio molto aggressivo sugli sci nella prima parte di gara; purtroppo il poligono a terra pregiudica tanto la sua prova. Tuttavia, il 21enne piemontese ha messo in luce le sue doti di velocità al tiro (2° tempo totale di shooting time) e un approccio giusto alla sua prima esperienza nel massimo settore.
Come accaduto nella sprint femminile, le nazioni che escono un po’ ridimensionate sono la Germania e la Svezia: gli svedesi continuano a faticare al tiro, trovando raramente percentuali al di sopra dell’80%, e hanno in Martin Ponsiluoma (1+1) il migliore di giornata in 12ma piazza. Per trovare il migliore tedesco dobbiamo scendere al 18° posto di Justus Strelow (0+1), forse l’atleta di casa meno indicato per un tracciato duro come quello di Oberhof.
CLASSIFICA FINALE (TOP 10)
1. Q. Fillon Maillet (FRA) 23:36.2 (0+0)
2. F. Claude (FRA) + 14.9 (0+0)
3. E. Jacquelin (FRA) + 22.1 (0+1)
4. D. Pidruchnyi (UKR) + 28.8 (0+0)
5. M. Uldal (NOR) + 29.4 (0+1)
6. S. H. Lægreid (NOR) + 35.7 (0+1)
7. N. Hartweg (SUI) + 36.6 (0+1)
8. E. Claude (FRA) + 40.0 (0+0)
9. C. Wright (USA) + 48.3 (0+1)
10. E. Perrot (FRA) + 48.4 (1+0)
Gli italiani in gara
26. L. Hofer + 1:28.4 (0+2)
39. T. Giacomel + 1:44.1 (1+3)
40. P. Braunhofer + 1:46.3 (0+0)
42. E. Zeni + 1:52.1 (1+0)
53. D. Bionaz + 2:17.0 (0+3)
72. M. Barale + 3:04.2 (2+1)