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Biathlon – Wierer alla vigilia della sprint: “Sarà dura. Il debutto di Scattolo? I ragazzi oggi sono molto più pronti di noi”

OBERHOF – Durante le vacanze di Natale, Dorothea Wierer ha fatto spaventare tutti i suoi tantissimi tifosi, quando sui social ha fatto un resoconto delle sue vacanze e ha inserito foto di medicinali e aerosol, segno chiaramente che i malanni di stagione avevano colpito lei come tantissimi altri italiani in questo periodo. Quando incontriamo l’atleta delle Fiamme Gialle questa mattina al termine dell’allenamento la prima domanda non può non essere sulle sue condizioni.

“Purtroppo mi sono di nuovo ammalata come ogni anno. Ovviamente non mi sento proprio benissimo, e quindi penso che sarà molto dura. Oggi ho sofferto molto con le gambe, non ho bellissime sensazioni”

Anche se la forma non è forse al top, l’azzurra non ha perso la sua verve e il buonumore che la contraddistinguono e ci ha raccontato anche dell’essere stata per un giorno semplicemente spettatrice di un evento sportivo invernale, la sprint in classico del Tour de Ski, nella Val di Fiemme dove ormai vive. “Sì mi sono divertita, le sprint sono molto belle da vedere. Peccato solo che nessun azzurro sia salito sul podio”

La nativa di Anterselva non gareggia ad Oberhof da due anni, da quell’unica volta in cui, in occasione dei Mondiali, è salita sul gradino più alto del podio con la storica staffetta femminile vincitrice della medaglia d’oro. “Non mi ricordo già quasi più nulla, ricordo solo pioggia, vento e neve. E l’emozione della medaglia, ovviamente, però diciamo che Oberhof non mi è mai particolarmente piaciuta” e questo nonostante Oberhof sia la località dove ha fatto il suo esordio, avvenuto nel 2009, che invece dimostra di ricordare ancora benissimo “allora non ho dormito tutta la notte, è stato un vero incubo, ero agitatissima perché non sapevo come funzionasse il tutto”.

Oberhof continua ad essere località di debutti dopo 16 anni, con Ilaria Scattolo che sarà per la prima volta al via in Coppa del Mondo domani pomeriggio. E quando abbiamo fatto notare all’altoatesina che, la nuova compagna di squadra aveva solo 4 anni il giorno del suo debutto, ecco qual è stata la sua risposta: “Meglio non pensarci!” esclama, con una risata “Però sicuramente lei è già una professionista, sa cosa deve fare, a differenza di noi a quei tempi. Noi eravamo senza esperienza, senza aspettative, con pochissimo allenamento, oggi sono molto più pronti”

L’intervista, realizzata dal nostro inviato a Oberhof Giorgio Capodaglio, è disponibile anche sui nostri canali social in versione video.

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