Si conclude la fatica di Simone Daprà al Tour de Ski, dopo l’ultima estenuante prova sulla salita del Cermis, chiusa al 25° posto. Volgendo indietro lo sguardo a tutte le 7 gare andate in scena negli ultimi 9 giorni, sicuramente per l’azzurro non mancano le buone notizie, considerando anche le belle prove arrivate nelle due sprint, chiuse al 24° (a skating) e 12° posto (in classico). Il bilancio complessivo regala a Daprà un 29° posto nella classifica overall del Tour de Ski, con la gioia di essere riuscito a transitare anche sulle piste di casa, quelle della Val di Fiemme. Intervistato da Fondo Italia alla conclusione della final climb, Daprà ripercorre la propria prova e fa il punto sul risultato finale.
Guardando alle proprie prestazioni, l’azzurro classe 1997 lascia spazio a qualche punta di rammarico: “Oggi è andata abbastanza bene anche se speravo di riuscire ad andare un po’ meglio. Sono partito abbastanza bene e sono riuscito a prendere il Cermis in 9ª posizione, ero messo molto bene e di quello sono contento. Poi però purtroppo a salire già dopo 4 o 5 minuti ho dovuto lasciare andare il gruppetto dei primi e alla fine sono salito con il mio passo e ho chiuso questo Tour de Ski”.
Non solo gare distance, in questo Tour de Ski Daprà si è riscoperto sprinter: “Sono contento dal punto di vista delle sprint, sono riuscito a qualificarmi in entrambe e fare dei discreti risultati. A livello di distance è stato un po’ più duro, anche la caduta del secondo giorno nella mass start in classico non mi ha aiutato e mi ha fatto perdere un minuto o un minuto e mezzo circa. Quindi sono finito un po’ delle retrovie della classifica generale e quello mi è un po’ dispiaciuto. Poi ho cercato di recuperare facendo delle discrete gare qui in Val di Fiemme e generalmente, visto come era partito il Tour de Ski, sono anche abbastanza soddisfatto di come l’ho concluso”.
A rendere più dolce le ultime tre giornate di gara fiemmesi, il fatto di poter gareggiare accompagnato dal tifo di parenti e amici: “E’ stato bellissimo soprattutto nella sprint di Lago e ieri, perché sulle due salite principali della gara c’erano un sacco di persone del posto, gente di casa, gli amici. Sentivi proprio un gran bel tifo, un calore proprio di casa. Sicuramente è un incoraggiamento, speriamo di esserci. Le piste sono veramente belle e toste, ma il tifo di casa può aiutarti un pochino anche nella prestazione”.
