Dalla Norvegia giungono aggiornamenti sulle condizioni di Ingrid Landmark Tandrevold, assente nelle due tappe di Hochfilzen e Le Grand Bornand a seguito di alcuni problemi di aritmia cardiaca riscontrati durante la settimana di apertura a Kontiolahti. La norvegese, con l’obiettivo di risolvere un fastidio che si porta dietro da tempo, si è sottoposta mercoledì scorso a un intervento chirurgico di ablazione.
A comunicarlo è la Federazione Norvegese di Biathlon, che svela l’esito positivo dell’operazione che ha coinvolto Tandrevold e sottolineando che negli ultimi giorni ha già ripreso con alcuni allenamenti leggeri. A dare buone notizie è anche la stessa norvegese, che al proprio profilo Instagram consegna una lunga lettera in cui ripercorre tutte le difficoltà e spiega nel dettaglio la scelta di operarsi, chiarendo la limitata pericolosità della sua condizione e dando indizi sui possibili sviluppi.
Questi i passaggi principali della lettera di Tandrevold:
“Ciao, quest’anno è stato un periodo pre-natalizio un po’ diverso da quello che avevo pianificato. Come molti di voi forse sapranno, ho avuto una ricaduta di aritmie cardiache all’inizio di dicembre. Volevo quindi dare un piccolo aggiornamento: mercoledì ho subito un intervento cardiaco (ablazione) per AVNRT (Atrio-Ventricular Nodal Reentrant Tachycardia, ndr), un tipo di aritmia. […] Tipicamente, questa provoca episodi improvvisi di palpitazioni, vertigini o mancanza di respiro, ma non è pericolosa, solo molto scomoda. E anche piuttosto fastidiosa se cerchi di andare veloce sugli sci e colpire i bersagli allo stesso tempo.
Questa non è una condizione che necessariamente viene provocata da un allenamento intenso o da un eccessivo sforzo – l’AVNRT è considerata congenita, ma può essere scatenata da molto stress mentale e fisico (vedi: io che cerco di sparare). È un po’ come se avessi un piccolo graffio su un disco che a volte si blocca, mentre la maggior parte delle persone ha una CD perfetto. Visto che non sono una donna di molte parole, vorrei anche dire qualcosa su come parliamo della salute degli altri e in particolare della salute del cuore.
Penso sia importante essere consapevoli di come parliamo delle diverse problematiche cardiache. Molti tipi di aritmie non sono pericolosi e sono molto diversi da diagnosi gravi come infarto o fibrillazione atriale. Per questo mi piacerebbe che i giornalisti e gli esperti che scrivono o parlano su questo argomento facessero un po’ più di ricerca, poiché spesso si mettono sullo stesso piano situazioni diverse e si crea paura inutile.[…] Trovo che sia facile confondersi con la terminologia, quindi capisco molto bene che succeda, ma bisogna ricordare che si sta parlando della salute di qualcuno.
Per questo vorrei solo sottolineare che, ovviamente, NON avrei mai partecipato a una gara se fosse stato pericoloso per me, non avrei mai avuto il permesso di farlo, e mi scuso se avete visto immagini scomode in TV. Ero solo io che provavo una sorta di manovra per fermare l’aritmia. Se anche tu, come me, hai occasionalmente delle irregolarità nel battito cardiaco, voglio solo dirti che ci sono ottime possibilità di miglioramento e anche di trattamento. Il lavoro con il cardiologo mi ha sicuramente aiutato moltissimo a restare lucida nella situazione e a sentirmi sicura su ciò che faccio e sullo stress fisico a cui sottopongo il mio corpo.
L’attività fisica è nella maggior parte dei casi più medicina per la salute che il contrario. Spero di poter tornare a gareggiare e di essere di ispirazione per te, se ne hai bisogno. Infine, auguro a tutti un buon Natale! Vi ringrazio moltissimo per tutto il supporto e i bei messaggi che mi avete inviato, li apprezzo tanto. Non vedo l’ora di tornare in Coppa del Mondo a gennaio, sperando di essere completamente recuperata.”