Emilien Jacquelin non si ferma più. Dopo l’ottimo inizio di stagione a Kontiolahti – segnato da una vittoria nella sprint – e l’ottimo 2° posto nella pursuit di Hochfilzen, il francese fa 3 su 3 e va sul podio anche a Le Grand Bornand, centrando in rimonta il 3° posto nella pursuit, alle spalle di Johannes Bø ed Eric Perrot. Intervenuto in zona mista a Hochfilzen, dove era presente anche l’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio, Jacquelin racconta le emozioni di questo ottimo risultato arrivato sulle nevi di casa.
Parlando dell’emozione di salire sul podio per la terza volta in tre tappe, Jacquelin spiega: “Che gusto ha questo podio? Il gusto della fatica. Ho subito un po’ il contraccolpo a livello di energie dopo questi ultimi giorni. Ho cercato soprattutto di rimanere focalizzato e canalizzare l’energia, poi quello che è bello del biathlon è che nello sforzo fisico si possono mettere molte energie per cercare di calmare tutto il resto. Ma sono soprattutto soddisfatto di aver centrato il podio davanti alla famiglia, gli amici, il pubblico francese. E’ sempre importante per noi poter condividere una passione comune ed è questo che mi porto a casa oggi”.
Sulla gestione della gara nel suo insieme, il francese aggiunge: “E’ più di quanto mi aspettassi. Riprendere Sturla dopo il primo giro, stare un po’ nascosto e vedere cosa sarebbe successo. Mi manca un po’ di calma nel tiro in piedi, cerco di rimanere su quello che mi viene naturale, in cui non metto troppe energie mentali e questo mi permette di uscirne in qualche modo. Ma penso che sia il passaggio più difficile, per cercare davvero di mettere in atto qualcosa che a livello tecnico non mi viene naturale. Sono riuscito a farlo a Kontiolahti e Hochfilzen, ma qui con tutta quest’energia e un po’ di apprensione è difficile concentrarsi e quindi anche per questo sono andato all’attacco al poligono oggi”.
A proposito della gioia di salire sul podio proprio nella gara di casa, Jacquelin ammette: “Penso che in tutte le località un podio in Coppa del Mondo ha un sapore particolare, poi come ho detto il fatto di poterlo condividere lo rendo ancora più emozionante. Personalmente sento le emozioni più durante la gara che dopo la gara, non è questo il posto dove mi godo di più il momento sul podio. Mentre sulla pista questo sentimento di condivisione dà energie e mi fa apprezzare questo ambiente qui a Le Grand Bornand”.
Infine, una riflessione sul fatto che il rendimento sembra tornato a livelli alti dopo un periodo di difficoltà: “Se fare bene anche qui mi dà più serenità dopo le difficoltà degli ultimi anni? La vittoria a Kontiolahti mi ha dato di più, perché in quel caso quando sono salito sul podio mi ricordavo che l’ultima volta era stata proprio a Le Grand Bornand tre anni prima. Era stato emozionante, mentre qui sono più sul pezzo, quindi non ho cercato di andare sul podio a tutti i costi, anche se ce l’avevo comunque in un angolo della testa”.