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Biathlon – “Sarei dovuto tornare a casa dopo Hochfilzen”: i motivi del crollo di Strømsheim a Le Grand Bornand

foto credits: Yevenko/IBU

In Norvegia, si sa, fare classifiche di rendimento degli atleti è impresa assai difficile. In un ambiente in cui la concorrenza è agguerrita e un minimo passo falso può costare molto caro, forse solo se ti chiami Johannes Bø puoi permetterti il lusso di rilassarti. Lo sa bene Johannes Dale-Skjevdal, sceso in IBU Cup dopo un inizio difficile, così come lo sa Tarjei Bø, escluso da Le Grand Bornand dove prenderà parte soltanto alla mass start. Ora, gli alti e bassi mettono alla prova anche Endre Strømsheim, che rischia di essere la prossima vittima del “turnover” norvegese. Lo stesso turnover che, per il rovescio della medaglia, ha permesso a Martin Uldal di passare in pochi giorni dall’IBU Cup alla prima vittoria in Coppa del Mondo.

Per Endre Strømsheim la sprint andata in scena ieri a Le Grand Bornand è stata una doccia fredda. Il risultato, infatti, restituisce al norvegese un deludente 55° posto che si specchia in una prestazione poco convincente sugli sci, considerando che a parità di errori con Johannes Bø ha pagato 1 minuto e 56 nel fondo. E dire che solo 20 giorni fa la situazione per Strømsheim era ben diversa quando esultava al termine della short individual di Kontiolahti che gli aveva consegnato non solo la vittoria alla prima gara individuale della stagione, ma anche il pettorale giallo da leader di Coppa del Mondo.

Ma quali sono i motivi del crollo di Strømsheim? Intervistato da TV2, il norvegese svela le difficoltà fisiche che si porta dietro a qualche settimana, alla base del peggioramento del suo rendimento: “Se non si ascolta il corpo quando sussurra, alla fine inizia a urlare. E in realtà il mio mi sussurra fin dalla Finlandia. Non è stato facile capire cosa fosse, quindi abbiamo pensato che fosse normale e che si risolvesse da solo. E la verità è che l’ho tirata troppo a lungo e ora è una sfida. Avrei dovuto tornare a casa. Se mi sono pentito di essere partito qui a Le Grand Bornand? Sì, sì. Al 100 percento. Avrei dovuto tornare a casa dopo Hochfilzen. Se invece penso di tornare a casa adesso? No, c’è un limite a quanto possa peggiorare. E ora sono qui”.

In ogni caso, la situazione per Strømsheim appare ora tutt’altro che rosea. Dopo il crollo nella pursuit di Hochfilzen, che l’aveva portato a scalare dal 4° al 28° posto, la situazione è ulteriormente peggiorata a Le Grand Bornand, con una prestazione decisamente al di sotto delle sue potenzialità. La sua condizione, senza dubbio, andrà seguita da vicino nelle prossime uscite per valutare la strategia migliore per pursuit e mass start francesi, ma soprattutto per il recupero durante lo stop natalizio. Poi si guarderà avanti, con l’obiettivo di ripresentarsi al meglio in occasione della successiva tappa di Oberhof, in programma tra il 9 e il 12 gennaio.

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