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Salto con gli sci – Marita Kramer a cuore aperto: “Qualcosa è cambiato in me, ma sento ancora la scintilla”

credits photo - Michele Dardanelli

Della vincitrice di Coppa del Mondo 2021/22 nel salto con gli sci, Sara Marita Kramer, è rimasto negli ultimi anni ben poco purtroppo. In questo esordio di stagione, la saltatrice austriaca sta faticando ancora di più rispetto allo scorso inverno, nonostante la stagione sia ancora giovane. Il suo ultimo podio è stato all’inizio della stagione 2022/23 mentre l’ultima delle sue 15 vittorie in Coppa del Mondo è arrivata una settimana dopo le Olimpiadi invernali del 2022.

C’è qualcosa però che nelle ultime settimane ha fatto scattare qualcosa nella testa della 23enne del salisburghese, quando la Coppa del Mondo ha fatto tappa a Zhangjiakou, in Cina, su quel trampolino che, nel momento migliore della sua carriera le è stato precluso a causa del Covid. In un momento in cui la salute mentale è un tema cruciale tra gli atleti, e anche Kramer ha sentito di aprirsi in merito con un coraggioso post sulle sue pagine social al ritorno dalla Cina.

“Non sono soddisfatta dei miei risultati attuali e speravo in un inizio di stagione migliore.
Essere a Pechino è stato particolarmente strano: trovarmi nel posto in cui volevo essere nel 2022 è stato difficile da elaborare. La scorsa stagione ho iniziato a capire che qualcosa era cambiato in me.
Sul trampolino non mi sento più me stessa. È come se avessi perso l’accesso al sistema che una volta faceva funzionare tutto”
ha spiegato, ricordando quando, nei suoi giorni in cui tutto funzionava, l’atleta diceva spesso che doveva semplicemente entrare nel suo sistema di salto, per far sì che tutto funzionasse per il verso giusto. “Ci sono giorni buoni” ha continuato “giorni in cui faccio dei passi avanti e sento un barlume di speranza. Ma la maggior parte delle volte non sento nulla.”

Kramer ha ammesso che la motivazione e la passione che l’hanno sempre contraddistinta non sono più quelle di una volta, e le manca quel “grande fuoco” che contraddistingue i migliori atleti; un campanello di allarme a cui però fa seguito un messaggio di speranza, e la promessa di star lavorando per ritrovare la fiamma perduta. “Sento che c’è ancora una scintilla in me e sento nel mio cuore che non è ancora finita” ha concluso, sebbene la garanzia di riaccendere quel fuoco non c’è; al contempo però è motivata dalla volontà di restituire qualcosa a tutti coloro che hanno sempre creduto in lei. Da amanti delle belle storie di sport, non possiamo che augurarle di riuscirci.

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