Kerttu Niskanen è arrivata seconda a Davos nella 20km in classico con partenza a intervalli di ieri in Coppa del Mondo, dietro alla vincitrice Astrid Oeyre Slind e alla superstar norvegese del fondo Therese Johaug, terza un po’ a sorpresa in una gara in cui non ha dominato come molti si sarebbero aspettati dopo Lillehammer. Certo le condizioni erano ben diverse: i soli 400 m slm circa della località norvegese non sono paragonabili ai 1600m di altitudine di Davos e lo storico ci dice che Johaug conquisto l’oro nella 10km femminile in classico di soli 0,4 secondi in un finale da brividi a Zhangjiakou; non deve stupire dunque se ieri la finlandese è riuscita a mettere una differenza di 3,4 secondi tra sé e la norvegese.
Se nulla ha potuto su Slind, che ieri nella località elvetica è apparsa in una forma smagliante da metà gara in avanti, il Finlandia il podio di Niskanen – un podio curiosamente tutto firmato “classe 1988” – assieme al quarto posto di Krista Pärmäkoski, è stato salutato come una grande notizia per il movimento di casa, dopo un inizio di stagione non proprio brillante nelle distance, quando il distacco dalle migliori era ben superiore al minuto.
“Un paio di settimane fa a Ruka abbiamo parlato della possibilità di recuperare due minuti. Ora è successo. All’inizio della stagione, questo accade molto rapidamente” ha detto l’esperto di Yle Urheilu Ville Nousiainen “A Ruka è andata davvero male. Ora il carico di allenamento sta iniziando a diminuire. Non ci saranno grandi cambiamenti da qui in poi, a meno che non ci siano malattie o infortuni.”
Dal canto suo Niskanen aveva dichiarato al suo allenatore, Juho Mikkonen, che quel format di gara era arrivato troppo presto per lei, anche se la gara era una delle più attese della stagione e che a suo parere le sue migliori prestazioni sarebbero arrivate solo in tempo per il Tour de Ski. Ecco perché quello di ieri è un risultato che dà alla finlandese tanta fiducia.
“È stato difficile. Sono sollevata di essere riuscita a salire sul podio” ha detto all’emittente finlandese Yle, sorpresa dalla sua tenuta in gara “Ho cercato di gestirmi al meglio che potevo. Alla fine sentivo però di essere un po’ in difficoltà e gli sci hanno iniziato ad essere più delicati. In più ero esausta e le salite non erano facili da percorrere, nel finale ce ne sono parecchie. Sono soddisfatta di essere riuscita a tenere dietro Therese”
In vista del Tour de Ski, Niskanen resterà in Svizzera per le festività natalizie a prepararsi insieme al proprio allenatore.