A Kontiolahti, la prima Sprint di stagione è appannaggio di uno straordinario Emilien Jacquelin (0+0), che va vicino a completare la “gara perfetta” grazie a un passo stellare sugli sci (2° tempo) e alla qualità al poligono (1° tempo di shooting time, 44.6”). A completare un podio difficilmente pronosticabile troviamo lo svedese Sebastian Samuelsson (0+1) e il tedesco Philipp Nawrath (0+0). Va vicinissimo a cogliere il suo primo podio in carriera l’americano Campbell Wright (0+0), beffato da Nawrath per soli 4’’. Delusione per la Norvegia che non riesce a piazzare nessun atleta sul podio. L’Italia può festeggiare per i piazzamenti di almeno metà del gruppo: il migliore è Didier Bionaz (12°) appena davanti a Tommaso Giacomel (13°). Migliore prestazione in carriera e prima volta a punti per Daniele Cappellari (33°).
In una Finlandia che quest’oggi festeggia i suoi 107 anni di Indipendenza, è la Francia a prendersi la soddisfazione di salire sul gradino più alto. In una gara ostica e con un vento fastidioso soprattutto a terra, è Emilien Jacquelin (0+0) ad uscire vittorioso con una gara all’attacco fin dai primi rilevamenti cronometrici. Il ventinovenne francese quest’oggi coglie la terza vittoria in carriera, la prima nelle gare Sprint. Sebastian Samuelsson (0+1) è l’unico a rimanere vicino a Jacquelin dopo il primo poligono, ma al poligono in piedi manca un bersaglio che lo relega così in seconda posizione a 18.9’’. Per lo svedese si tratta di una prova di carattere dopo il 39° posto nella Short Individual con il 70% al tiro. Il tedesco Philipp Nawrath (0+0) è stato abile nello sfruttare la giornata difficile di molti atleti di punta, trovando due serie pulite e sprigionando i suoi cavalli nel giro finale, in modo da superare l’americano Campbell, che sembrava avviato al primo podio in carriera. Johannes Boe (2+0) compromette la prestazione con due errori a terra ma è bravo nel tenere i nervi saldi in piedi e a concludere la prova in 5a posizione; per lui arriverà anche il pettorale giallo di leader della Classifica Generale.
La top 10 prosegue con altri atleti norvegesi, non dominanti sugli sci come in altre occasioni: Vetle Christiansen (0+1) chiude 6°, a precedere Tarjei Boe (0+1) e un buon Vebjorn Sørum (1+1) che è stato clamoroso nell’ultimo giro sugli sci; 9a piazza per uno Sturla Lægreid non ancora al meglio sugli sci. In 10a posizione si posiziona un più che positivo Antonin Guigonnat (0+1).
Per quanto riguarda i risultati degli italiani, dobbiamo registrare la prestazione davvero convincente di Didier Bionaz (1+0), 12° posto finale e in ripresa al tiro dopo un inizio di stagione caratterizzato da percentuali non altissime. Il valdostano si è inoltre ritrovato a sparare a terra in un momento non semplice a causa di un vento fastidioso. Questo risultato è il suo secondo migliore di sempre a livello individuale. Subito alle sue spalle, si piazza Tommaso Giacomel (1+1) che può recriminare un po’ per l’errore in piedi sull’ultimo bersaglio, ma nel complesso è stato autore di una bella sprint. Prestazione oltre le aspettative per Daniele Cappellari (0+0) rapido e preciso al poligono, come sua prerogativa. Quest’oggi il friulano è riuscito a difendersi anche sugli sci e si è meritato il miglior risultato in carriera (33°). Fuori dalla zona punti Lukas Hofer (2+0) e Patrick Braunhofer (1+0). Continuano le difficoltà al tiro per Elia Zeni (2+1) che non brilla neppure sugli sci e conclude con una modesta 84a piazza. A far sentire un po’ di tifo ulteriore agli atleti azzurri in pista erano presenti una decina di tifosi facenti parte del Vittorio Veneto Biathlon Fans, da tre anni ormai riconosciuti dall’IBU come club e spesso riconoscibili a bordo pista per i loro cartelloni iconici.
Giornata da dimenticare per alcuni atleti molto quotati: Johannes Dale (1+2) termina in una modesta 23aposizione staccato di 1:23’ dalla testa, Quentin Fillon Maillet (1+2) incappa in una giornata non felice nel poligono a terra; costretto a forzare in piedi, commette un ulteriore errore e chiude 30°. Addirittura, 61aposizione finale per il norvegese Endre Strømsheim (0+2), vincitore nella Short Individual di mercoledì che aveva avuto anche la soddisfazione di scendere in pista con il pettorale giallo. Continuano i problemi al tiro lamentati dalla squadra svedese che, ad eccezione del podio di Samuelsson, vede un modesto 27° posto di Martin Ponsiluoma (1+2) come miglior piazzamento.
CLASSIFICA FINALE (Top 10)
1. E. Jacquelin (FRA) 23:03.1 (0+0)
2. S. Samuelsson (SWE) + 18.9 (0+1)
3. P. Nawrath (GER) + 25.1 (0+0)
4. C. Wright (USA) + 29.1 (0+0)
5. J. T. Boe (NOR) + 51.0 (2+0)
6. V. S. Christianesn (NOR) + 54.7 (0+1)
7. T. Boe (NOR) + 57.1 (0+1)
8. V. Sørum (NOR) + 58.6 (1+1)
9. S. H. Lægreid (NOR) + 59.6 (1+0)
10. A. Guigonnat (FRA) + 1:07.7 (0+1)
Gli italiani in gara
12. D. Bionaz + 1:10.5 (1+0)
13. T. Giacomel + 1:12.6 (1+1)
33. D. Cappellari + 1:40.9 (0+0)
48. L. Hofer + 2:04.7 (2+0)
50. P. Braunhofer + 2:05.4 (1+0)
84. E. Zeni + 3:11.9 (2+1)
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