Arriva un weekend molto importante per l’Italia dello sci di fondo. Dopo le sempre difficili trasferte nel nord Europa, la squadra azzurra ritrova ora l’aria delle Alpi, in quella Davos che le ha spesso sorriso al tricolore, grazie soprattutto a Federico Pellegrino. Il programma del weekend prevede team sprint e sprint, entrambe a skating, venerdì e sabato, più la 20 km in classico con partenza individuale la domenica.
Anche per le competizioni di Davos, il vice allenatore azzurro Tommaso Custodero, ha presentato a Fondo Italia i tracciati di gara.
«La sprint di Davos è conosciutissima – ha esordito l’allenatore piemontese – anche perché ha la particolarità di essere su due giri, che la rende molto bella dal punto di vista dello spettatore. Qui c’è sempre tantissima gente. Non a caso, lo scorso anno le gare di Davos erano state molto belle per la presenza di pubblico. Sono convinto sarà ancora così, perché si vedono tanti appassionati sciare nelle piste turistiche qui attorno. Questa è una località in cui lo sci di fondo è molto praticato e seguito. Tornando al tracciato, non è una sprint con caratteristiche particolari, con un tratto lanciato iniziale in leggero falsopiano a salire e una curva a destra che ti fa prendere subito l’imbocco dell’unica salita presente nel tracciato. Quindi una nuova discesa e curva ancora a destra verso il transito oppure l’arrivo. La team sprint ha lo stesso tracciato, con una bella zona cambio predisposta all’interno dello stadio».
Domenica la 20 km a classico, che si svolgerà su un giro da 7 km, quindi in realtà saranno 21 i chilometri totali. «L’anello mi piace molto, bellissimo dal punto di vista tecnico. La gara sarà leggermente più lunga di 20 km. Si parte dallo stadio, con un lungo tratto che sale dentro la valle, che richiede molto agli atleti con tanta scivolata a spinta. Ci sono giusto un paio di rampe non tanto lunghe in cui si potrà andare in alternato. Si torna giù, dopo lungo tratto in discesa che è anche abbastanza tecnica, con curve sulle quali bisogna fare attenzione. Si fa una goccia nello stadio, si prende quindi la rampa, sempre molto esigente dal punto di vista fisico, una salita bella tosta e lunga, al termine della quale vi è un tratto più scorrevole con due curve tecniche prima di riportarsi nello stadio».
Custodero ha quindi concluso parlando delle condizioni della pista: «Le condizioni della pista sono ottime. Per la prima volta in stagione gli atleti scieranno su neve naturale, anche se nello stadio vi è anche quella artificiale, comunque diversa da quella trovata nelle prime due tappe. Le temperature sono molto fredde, -7 gradi, ma bel tempo. Il binario è stampato e la neve è anche scorrevole. Se le condizioni resteranno stabili saranno ottime gare».