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Sci di fondo

Sci di fondo – Il successo non ha risparmiato Bjørgen dal bullismo: “Mi vestivo per nascondermi”

Nella società contemporanea l’attenzione all’aspetto fisico è talvolta al limite del maniacale: quando si tratta di un personaggio famoso, ancora di più se proveniente dal mondo dello sport, gli sguardi indiscreti, i giudizi e le speculazioni sono ancora più marcate. Neanche una campionessa del calibro di Marit Bjørgen è stata risparmiata dai commenti sul proprio corpo, persino in un’epoca in cui internet e i social non avevano ancora permeato così profondamente la vita delle persone. Nel nuovo episodio del podcast Afterski di Adresseavisen la vice allenatrice della squadra femminile di sci di fondo norvegese spiega di aver vissuto i giudizi sul suo fisico come veri e propri atti di bullismo.

“Sentivo dire che non era normale che una ragazza avesse quell’aspetto. Era abbastanza doloroso”
Oggi 44enne, l’ex fondista spiega che era arrivata al punto di essere così consapevole dei giudizi della gente da evitare di mostrare il proprio corpo il più possibile “Preferivo vestirmi per nascondermi, cercando di evitare l’attenzione, ed è un po’ un peccato che ci si concentri su quel genere di cose.”

Questa parte poco piacevole della sua esperienza di personaggio pubblico la regina dello sci di fondo l’ha approfondita nella biografia dal titolo “Winnerhjerte: Historien om Marit Bjørgen” (“Cuore vincente: la storia di Marit Bjørgen, trad.): nel libro si descrive l’attenzione al suo corpo come un’ombra che la inseguiva al punto che a volte era così intensa da divorare la sua gioia per lo sport. Si era arrivati al punto che persino la Federazione Norvegese di sci le avesse chiesto esplicitamente di coprirsi, questo perché il suo fisico – in particolare le braccia – davano adito a sospetti di doping, con quella loro apparenza un po’ mascolina.

“In Finlandia l’immagine era collegata a vecchie accuse di doping. Diversi media polacchi hanno contattato Scanpix per acquistare la foto della più accanita rivale di Justyna Kowalczyk. Qui in Norvegia le è stato consigliato di vestirsi diversamente” si legge nel libro, dove viene menzionata, tra le altre cose, anche l’ospitata al talk show norvegese “Skavlan” dove il conduttore Fredrik Skavlan aveva ironizzato sulle sue braccia “da skipper, prima di chiederle di mettersi in mostra e stringere i bicipiti in modo che tutti potessero vederli. È stata anche mostrata una sua foto d’archivio, vestita con abiti da allenamento estivi. Marit è rimasta completamente sorpresa dalla direzione presa dall’intervista e, chiaramente turbata, ha detto che non le piaceva mostrare i suoi muscoli in quel modo”.

Che una campionessa come Bjørgen, oggi sia determinata ad aprirsi su certi aspetti della propria vita, anche se non sono stati facili da affrontare, è importante più che mai, in particolar modo per le giovani generazioni che possono trovare in lei un esempio per ribellarsi ad un sistema che impone sempre più spesso canoni estetici difficili da mantenere ed è feroce nei confronti di chi non vi si conforma.

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