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Biathlon – Hanna Oeberg vuole tornare ai suoi livelli, per farlo ha lavorato sulla carabina

Credits Yevenko

La stagione scorsa è stata, in termini di risultati, la peggiore degli ultimi anni per Hanna Oeberg. Un solo podio individuale nella mass start di Lenzerheide e un dodicesimo posto nella classifica generale, non sono di sicuro soddisfacenti per una atleta che ha nel suo palmares 2 ori olimpici, 3 ori mondiali, 14 vittorie con 50 podi in Coppa del Mondo (tra individuali e a squadre).

La 29enne scandinava dall’autunno 2023 è stata perseguitata da un problema a un ginocchio che ne ha limitato gli allenamenti nella corsa e ha influito anche sulla tecnica di sciata, non permettendo una preparazione al 100%, cosa che si è ripresentata peraltro anche durante l’ultima estate.

Nelle prime gare di Kontiolahti la maggiore delle sorelle Oeberg non è riuscita a invertire il trend non proprio positivo di risultati, cogliendo un 13simo posto nella sprint come miglior piazzamento individuale nella tappa. Nelle altre gare parecchi errori al poligono che hanno influenzato in modo importante la sua prestazione complessiva.

Per provare a risalire la china la svedese ha lavorato sul tiro e nello specifico anche sulla sua carabina, apportando delle modifiche tecniche rispetto alla passata stagione: Nella parte posteriore dell’arma ci sono due cornini, uno superiore e uno inferiore che supportano la posizione rispettivamente nel tiro a terra e nel tiro in piedi” – e ha aggiunto – Ho deciso di rimuovere quello superiore per essere più flessibile nella posizione a terra”.

Un ritorno al passato a quanto pare per Oeberg che già all’inizio della sua carriera aveva adottato una soluzione analoga: “Nei miei primi anni avevo un solo cornino sulla carabina, se si trova quello giusto e lo si imposta bene, si ottiene un buon supporto, ma se è quello sbagliato puoi addirittura peggiorare le cose e può interferire con la posizione. Quindi direi che eliminarlo ti concede più flessibilità”.

La decisione è stata presa in accordo con l’allenatore di tiro Jean-Marc Chabloz, anche se è stata proprio l’atleta a spingere per questa modifica, nonostante Il tecnico fosse però preoccupato per la posizione della sua spalla, una volta in posizione a terra.

Dopo aver testato questa soluzione negli allenamenti Oeberg ha deciso di continuare su questa strada a Kontiolahti, anche se per ora i risultati in termini di precisione al tiro non si sono ancora visti: ”Mi sarebbe piaciuto avere percentuali migliori, ma mi sento fiduciosa del lavoro che abbiamo fatto e che siamo riusciti a trovare una buona posizione per le spalle, nonostante la modifica alla carabina”.

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