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Sci di fondo

Sci di fondo – La norvegese Weng sulle colleghe svedesi: “Piangono e si lamentano sempre”

Durante le gare di Lillehammer è andato in scena un altro capitolo dell’eterna rivalità tra le due superpotenze dello sci di fondo, Norvegia e Svezia.

Negli scorsi giorni, tra le donne, questa diatriba è andata oltre i risultati ottenuti in pista (vittorie di Johaug nelle distance e di Sundling nella sprint), con la norvegese Lotta Udnes Weng che alla testata svedese Expressen ha lanciato un j’accuse verso le atlete gialloblu: “Ogni volta che le cose non vanno bene, sentiamo dire che è colpa degli sci. Questo non è credibile, da parte loro diventa sempre un piagnisteo”.

Non hanno tardato ad arrivare le risposte “piccate” di due delle atlete più rappresentative della nazionale svedese. Frida Karlsson ha replicato: “Penso solo che siamo trasparenti e rispondiamo alle domande che riceviamo. Così come noi possiamo avere giorni buoni e cattivi in pista, anche i nostri skimen possono andare meglio e peggio nelle varie gare”.

Anche Ebba Andersson si è sentita chiamata in causa dalle dichiarazioni di Weng e ha risposto in modo laconico: “Siamo delle persone oneste. Credo che se una cosa è evidente, vada detta la verità”.

Questo scambio di vedute ha dato vita a un dibattito interno tra due dei principali commentatori tecnici della tv svedese SVT, gli ex fondisti Johan Olsson e Mathias Fredriksson, entrambi membri della squadra che conquistò il bronzo nella staffetta vinta dall’Italia ai Giochi Olimpici di Torino 2006.

Olsson ha parlato del fatto che ai loro tempi ci fosse molta più omertà all’interno della nazionale e che certe cose, anche nei casi più palesi, non venivano dette ai media: “Ricordo che ai Mondiali di Oslo del 2011 nella 15km i miei sci non andavano per nulla e il mio risultato finale fu pessimo”- e ha aggiunto – “Nel dopo gara quando ho parlato con i giornalisti, ho tenuto la bocca chiusa su questa cosa, anche se dentro di me c’era una rabbia enorme per aver buttato una gara. All’epoca c’era la cultura del non dire nulla, nessuno criticava mai i tecnici, era un vero tabù”.

Mathias Fredriksson concorda con Olsson e vede in modo positivo il fatto che ora gli atleti parlino apertamente anche di queste cose: “Quando correvamo noi, anche se gli sci erano terribili nessuno osava dire nulla ed era una cosa ridicola di per sé. Trovo giusto che oggi si dicano le cose come stanno. I materiali sono una parte importante del risultato di un’atleta. Perché non dovremmo essere in grado di giudicare anche l’operato degli skimen? Nel bene e nel male, ovviamente!”.

Il manager della squadra nazionale svedese Anders Byström ha voluto dire la sua, per chiarire la posizione dei tecnici: “Non abbiamo mai messo un bavaglio ai nostri atleti, possono parlare sempre liberamente” – e ha aggiunto – “La cosa che abbiamo chiesto a tutti è quella di parlarne comunque sempre prima internamente con il nostro responsabile della comunicazione. Preferiamo l’onesta e la trasparenza, piuttosto che vivere nella menzogna”.

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