L’Italia del biathlon guarda avanti e lo fa attraverso lo sguardo e le parole dei suoi allenatori. In particolare, è la visione di Jonne Kähkönen e Mirco Romanin – che insieme ad Alex Inderst guidano la squadra A femminile – a emergere attraverso alcune dichiarazioni rilasciate ai canali ufficiali dell’IBU. Il tema della discussione non può che girare attorno alla grande crescita della squadra azzurra, anche in relazione all’obiettivo Olimpiadi, che porterà i cinque cerchi sulle nevi di Anterselva nel 2026.
Mirco Romanin dice la sua, facendo una disamina generale del livello della squadra femminile, con riferimento anche a Lisa Vittozzi: “Con Lisa abbiamo fatto un grande passo. Nelle gare è una brava atleta ma in allenamento è una macchina… Il resto della squadra ha un livello un po’ inferiore a quello di Lisa, questo è chiaro. Dobbiamo quindi migliorare con tutte le ragazze. Abbiamo obiettivi importanti per le gare a squadre, soprattutto per la staffetta femminile. Abbiamo vinto l’Oro Mondiale a Oberhof ma l’anno scorso non è andata così bene. Quest’anno e nell’anno olimpico vogliamo metterci alla prova”.
Celebra la crescita del gruppo anche Jonne Kähkönen, che sottolinea come il livello complessivo della squadra si sia progressivamente alzato: "Sento per certo che il nucleo del gruppo è più forte di 2 anni fa. Si può dire che abbiamo avuto un po’ di fortuna a Oberhof, ma la fortuna bisogna guadagnarsela. C’erano condizioni difficili e le ragazze hanno sparato bene. Ogni anno c’è qualcuno di nuovo tra i primi 20, quindi il nucleo sta diventando sempre più forte”. Il tecnico finlandese della squadra azzurra si sofferma poi sull’importanza della pazienza e del saper crescere un passo alla volta: “Tutti vorremmo avere i risultati così (schiocca le dita, ndr), ma non funziona così. Uno psicologo dello sport mi ha detto che ‘prima devi metterti nelle condizioni di poter avere successo e la volta successiva ci riuscirai’”.
Successi che l’Italia inseguirà senza dubbio anche a Milano-Cortina 2026, forte dell’approfondita conoscenza del tracciato di Anterselva. Un aspetto su cui fa leva Romanin: “Conosciamo molto bene le piste e avremo 2 o 3 possibilità di allenarci lì l’anno prossimo… Naturalmente avremo più pressione, ma spetta allo staff mantenerli calmi e otterremo buoni risultati. Questo è il nostro obiettivo”.
Infine, si torna a parlare di Lisa Vittozzi, con Kähkönen che predica calma: “Non ho parlato con Lisa delle Olimpiadi in casa perché so tratterebbe di altra pressione. Ma per gli atleti top la pressione è minore; per loro, una gara è una gara. Naturalmente, per le Olimpiadi c’è più pressione che in Coppa del Mondo. Per gli atleti più giovani può essere una sfida. L’anno scorso – conclude Kähkönen – Lisa era davvero affamata e determinata a vincere la classifica generale. Questa è stata la differenza a fine stagione”.
Biathlon – Italia, Kähkönen e Romanin celebrano la crescita del gruppo: “Obiettivi importanti per le staffette, ora il nucleo è più forte”
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