Il corso allenatori di terzo livello di sci di fondo che lo scorso 22 settembre a Predazzo ha decretato la promozione di 23 corsisti, si è completato con una prova orale basata sulla presentazione di un project work, una sorta di tesina. Fondo Italia, con la gentile disponibilità dei diretti interessati, pubblica – con cadenza di tre lavori a settimana fino al 4 novembre – i riassunti di alcuni dei suddetti elaborati.
Oggi è la volta del project work di Emanuele Becchis, intitolato "Il profilo del velocista: correlazione tra capacità elastiche, architettura muscolare e performance nella sprint di skiroll".
IL PROFILO DEL VELOCISTA: CORRELAZIONE TRA CAPACITA’ ELASTICHE, ARCHITETTURA MUSCOLARE E PERFORMANCE NELLA SPRINT DI SKIROLL, la tesi di Emanuele Becchis
Lo studio analizza le correlazioni tra capacità di salto, l’architettura muscolare e la performance nello sprint su skiroll, con l’obiettivo di verificare se questi parametri possono orientare gli atleti verso discipline di sprint o endurance.
Sette atleti di skiroll di livello internazionale (maschi con età media di 28,0 ± 5,4 anni) sono stati sottoposti a valutazioni di salto (Drop Jump, Counter Movement Jump e Reactive Jump) e di Echo Intensity con l’ecografo (Echo Intensity, spessore muscolare e angolo di pennazione) mediante un protocollo standardizzato.
I risultati evidenziano che i test di salto pliometrico, in particolare il Drop Jump (DJ) e il Counter Movement Jump (CMJ), mostrano una correlazione quasi perfetta con la performance nei 200 m di sprint con gli skiroll, sottolineando l’importanza della capacità di generare potenza esplosiva. I coefficienti di correlazione per il DJ 30 ES, DJ 60 ES e CMJ, compresi tra -0,97 e -0,94 (p ≤ 0,01), suggeriscono che l’uso efficace del ciclo stiramento-accorciamento (SSC) sia cruciale per ottimizzare la spinta durante la gara. Il Drop Jump con Rebound Spring (DJ 30 RS), al contrario, non mostra correlazioni significative, indicando che l’attivazione muscolare localizzata sulla caviglia è meno determinante rispetto a quella incaricata all’estensione completa del ginocchio.
L’analisi dell’architettura muscolare attesta che una minore Echo Intensity del Vasto Laterale (r= 0,74, p ≤ 0,05) e uno spessore muscolare elevato del Medio Gluteo (r= -0,74, p ≤ 0,05) sono associati a migliori prestazioni sprint, evidenziando l’importanza di una muscolatura di alta qualità e ben sviluppata per generare forza esplosiva.
In conclusione, lo studio dimostra che le capacità di salto pliometrico e l’architettura muscolare sono indicatori chiave per migliorare le performance nello skiroll sprint e per orientare gli atleti verso la disciplina più adatta. L’integrazione di valutazioni periodiche di questi parametri nei programmi di allenamento potrebbe ottimizzare le prestazioni individuali e la preparazione alle gare, contribuendo al miglioramento complessivo delle performance.