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Biathlon – Neanche la gravidanza ferma Janina Hettich-Walz: “Voglio mostrare che è possibile combinare famiglia e sport professionale come donna”

Dopo una stagione ricca di traguardi importanti, come l’argento ai Mondiali di Nove Mesto nell’individuale vinto da Lisa Vittozzi, Janina Hettich-Walz resterà lontana dal biathlon per una stagione. Un obiettivo altrettanto importante la aspetta nei prossimi mesi: la biathleta 28enne è infatti in attesa del suo primo figlio; ciononostante, come altre atlete prima di lei – sempre di più negli ultimi anni – si tratta di un arrivederci e non di un addio a pista e poligono. Del resto la biathleta della Foresta Nera non ha ancora lasciato de tutto la disciplina, praticando un allenamento differenziato ideato per lei dai tecnici della nazionale, e prendendo persino parte ai Campionati tedeschi estivi di biathlon
"In generale mi sento bene, fino ora mi sono potuta allenare bene e mi sento fisicamente in forma. Nella seconda gara (dei Campionati tedeschi, ndr) ho notato che ero a corto di energie. Ecco perché ho saltato la terza giornata." ha raccontato a margine delle gare che si sono tenute ad Altenberg ad inizio settembre "Ovviamente cerco di correre meno rischi in pista e di non spingermi al limite fisicamente. La cosa più importante è che la gravidanza proceda nel modo migliore possibile e che mio figlio nasca sano. Sarebbe una falsa ambizione se lottassi per ogni secondo in pista."
Un’avventura, quella della maternità "attiva" in cui, forse suo malgrado, si pone come una figura pioneristica in Germania, dove nessuna atleta ha mai portato avanti la gravidanza coscia di far ritorno all’agonismo dopo il parto.
"Sono in costante dialogo con gli allenatori e i medici e discutiamo i processi più importanti. Loro sono davvero attenti a questa nuova situazione e cerchiamo di trovare il modo migliore per me e per il bambino. L’attenzione è chiaramente rivolta all’ascolto del mio corpo e all’allineamento dell’allenamento di conseguenza. Anche per gli allenatori è una situazione nuova, ma hanno accettato la sfida e vogliamo trovare insieme il miglior percorso possibile. Siamo molto fiduciosi, perché ci sono esempi sufficienti di altre nazioni in cui ha funzionato molto bene. Voglio mostrare ad altre atlete e anche alle giovani generazioni che è possibile combinare famiglia e sport professionale nel biathlon come donna. Naturalmente, bisogna aspettare e vedere come si svilupperanno le cose, ma in linea di principio mi piacerebbe rivestire un ruolo da pioniera e dimostrare che è possibile."
Poiché ogni corpo e ogni gravidanza è un’esperienza a sé Hettich-Walz preferisce ascoltare esclusivamente il suo corpo e i suoi bisogni piuttosto che confrontarsi con le altre atlete che, in altre Nazioni, hanno affrontato questo passo. Per il futuro non c’è niente di prefissato, sarà importante seguire l’evoluzione della gravidanza e del parto per stabilire i tempi e i modi del suo rientro, anche se le Olimpiadi di Milano-Cortina sono certamente nel mirino.
"Il piano per ora prevede che io utilizzi i mesi da marzo a maggio per recuperare la forma fisica in vista della preparazione della stagione. Poi vorrei ricominciare ad allenarmi regolarmente con la squadra a partire da giugno. Per la prossima stagione sarei anche felice di assistere in loco ad una o due tappe di Coppa del Mondo in loco. Ho in mente Hochfilzen e Oberhof, ma deciderò di volta in volta".

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